Fumavano e se la spassavano al cospetto di ignari pazienti in coma
i sette sanitari, tra medici e infermieri che sono stati sospesi dalla
Asl 9 di Grosseto.
I fatti sono venuti a galla grazie alla segnalazione
indignata di un'utente del social network che ha scoperto le foto scandalose e ha segnalato poi la cosa alla testata locale della
Maremma.
Nelle immagini si vedeva chiaramente il personale dell'
ospedale Misericordia e Dolce di Grosseto che, con tanto di sigaretta accesa, giocava a fasciarsi come mummie, mentre nella stessa stanza "riposavano" pazienti in stato di coma.
La dirigenza del distretto sanitario si dice indignata per questi fatti di gravità inaudita e per preservare il buon nome e soprattutto il reparto che si è sempre distinto per innovazione organizzativa e totale apertura verso i familiari dei degenti, ha deciso in via cautelativa di sospendere tutte le persone coinvolte nel fatto.
I fatti, chiariscono i dirigenti dell'ospedale, risalirebbero a circa
un anno e mezzo fa, si esclude pertanto che possano essere coinvolte persone attualmente degenti nel reparto, ciò non toglie che quanto successo è da ritenersi scandaloso.
L'Usl di Grosseto ha comunicato che si è "provveduto immediatamente ad attivare le procedure disciplinari, decidendo la
sospensione cautelativa dal servizio degli operatori sanitari coinvolti''. La decisione è stata presa "a tutela del lavoro svolto dal
Reparto di Rianimazione, che si distingue da anni per l'innovazione organizzativa ed, in particolare, per la piena accessibilità dei parenti al Reparto stesso''.
"Quanto accaduto è
vergognoso. E la sospensione immediata è una scelta doverosa nei confronti dei pazienti e di tutti gli altri operatori del Misericordia. Sono convinto della necessità di seri provvedimenti disciplinari per individui che hanno dimostrato di non avere
rispetto di niente, nà© della dignità nà© della sofferenza delle persone che si rivolgono con fiducia all'assistenza di un ospedale pubblico", ha dichiarato il sindaco di Grosseto,
Emilio Bonifazi.
Infine il
Collegio IPASVI di Grosseto ha espresso "sgomento e profonda amarezza" per quanto accaduto e ha chiesto di "essere informato puntualmente sui fatti avvenuti e sulle risultanze dell'indagine promossa dalla direzione della Asl riservandosi di esercitare il dovere sanzionatorio dell'Ente verso i propri iscritti, a tutela e difesa dei cittadini".