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Il Governo Usa oscura diversi siti di file-sharing

Mentre in Usa si festeggiava il Giorno del Ringraziamento, il Governo "lavorava" alacremente sul web: oscurati diversi siti di file-sharing nell'ambito di una maxi-indagine sulla violazione di copyright.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 26/11/2010

l Governo americano ha sequestrato oggi una serie di domini appartenenti a siti associati con attività  di file sharing peer-to-peer  e contraffazione di merci, il tutto, a quanto pare, senza informare i legittimi proprietari, nà© passare attraverso il sistema giudiziario. 
L'oscuramento, come riporta TorrentFreak, pare sia stato effettuato improvvisamente e senza preavviso da un ramo della Homeland Security (Sicurezza Nazionale) conosciuto come ICE.
Molti dei domini sequestrati - tra cui 2009jerseys.com, nfljerseysupply.com, lifetimereplicas.com, e handbag9.com - ospitavano degli e-store che offrivano merci contraffatte. Ma non solo, è stato coinvolto nell'azione anche un famoso motore di ricerca per file torrent
Torrent-Finder.com è, o era, un "meta-motore" di ricerca: piuttosto che ospitare un lista di link bittorrent, il sito offriva un'interfaccia che raggruppava una selezione di altri motori di ricerca bittorrent in tanti frame nella stessa pagina. In sostanza Torrent-Finder.com non forniva materiale protetto da copyright nà© link a materiale protetto da copyright, ma "solo" link a link per scaricare contenuti protetti. 
Nonostante questo escamotage, però, la Sicurezza Nazionale Usa ha sequestrato il dominio, sostituendo il contenuto con un avvertimento: "La consapevole violazione del copyright è un crimine federale, passibile di sanzioni per i trasgressori fino a cinque anni in una prigione federale, multe di 250mila dollari, confische e risarcimenti".
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Il proprietario del sito sostiene che il sequestro sia avvenuto improvvisamente e senza preavviso: "Il mio dominio è stato preso senza alcuna precedente denuncia o preavviso da parte di qualsiasi tribunale! Dapprima ho avuto tempo di inattività  del DNS. Mentre stavo contattando GoDaddy (servizio di hosting n.d.r.) ho notato che il DNS era cambiato. Godaddy non aveva idea di cosa stesse succedendo e perfino ad ora non capiscono la situazione e dicono che l'accaduto è da imputarsi all'ICANN". 
Il dominio Torrent-Finder.com si unisce così ad altri siti di condivisione di musica, come RapGodFathers.com, OnSmash.com, e DaJaz1.com: anche quest'ultimi sono ora proprietà  della Homeland Security e non c'è alcuna indicazione su quando i loro proprietari originali saranno in grado di recuperarli. 
Per dovere di cronaca segnaliamo che lo stesso servizio di torrent-finder.com è ancora attivo al sito torrent-finder.info.

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