Il Pakistan ha deciso di
bloccare per diverse ore Twitter poichà© il social network si è rifiutato di
rimuovere alcuni tweet considerati offensivi per l'Islam.
La decisione è stata presa dai dirigenti del
Ministero per le tecnologie dell'informazione (
MIT) che ha ordinato il blocco alla
PTA, l'
Authority pachistana delle telecomunicazioni.
Nello specifico, il presidente della PTA
Mohammad Yaseen ha spiegato che i tweet in questione
promuovevano un concorso su Facebook che chiedeva a tutti i partecipanti di postare immagini del profeta Maometto, azione che per molti musulmani è considerata blasfema, anche nel caso in cui le raffigurazioni siano positive.
L'
accesso a Twitter è stato ripristinato prima della mezzanotte di domenica, circa otto ore dopo il blocco iniziale.
Gabriel Stricker, uno dei portavoce di Twitter, ha dichiarato che
l'azienda non aveva eliminato alcun tweet nà© compiuto altri cambiamenti prima che il Pakistan decidesse di rimuovere il blocco alla piattaforma social.
Dal canto suo, Yassen aveva riportato che
l'ordine di bloccare Twitter era giunto proprio perchà© la società si era rifiutata di rimuovere i tweet offensivi.Facebook ha inoltre diramato un comunicato nel quale ha affermato di aver bloccato l'accesso ai contenuti "incriminati" per gli utenti pachistani.
Molti di essi, però, sono riusciti a utilizzare ugualmente il sito di microblogging grazie all'ausilio di programmi che nascondono la location del navigatore e hanno
espresso il proprio dissenso nei confronti del Governo, come l'editorialista liberale
Nadeem Paracha: "Un'altra azione morale da quattro soldi da parte del governo pachistano".
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