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Test: Qnap TS-351, il NAS conveniente e flessibile

TS-351 è un NAS compatto, silenzioso e poco costoso, che supporta fino a tre dischi fissi configurati in RAID 5. Adatto per i piccoli uffici, occupa poco spazio e consente una buona flessibilità di gestione.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 26/09/2019

Qnap TS-351 è un NAS compatto e configurabile in modo flessibile, indirizzato a uffici, liberi professionisti, e piccole imprese. Uno dei suoi punti di forza è la possibilità di inserirsi in qualsiasi ambiente, grazie allo chassis di piccole dimensioni e con una colorazione bianca facilmente integrabile. Il funzionamento è molto silenzioso e il numero di slot non costituisce una limitazione. Si possono alloggiare fino a tre hard disk da 3,5 pollici e due unità in formato M.2 PCIe di seconda generazione.

Non è obbligatorio usarli tutti, per una configurazione di partenza non particolarmente onerosa ne sono sufficienti due, configurabili in RAID 0 o 1. Ben più interessante è la possibilità di configurare un RAID 5, per la quale in questo caso sono sufficienti tre dischi fissi identici, invece dei quattro richiesti da altre soluzioni. Il RAID 5 offre il beneficio di una maggiore velocità di trasferimento dati, senza il rischio di perdita di dati in caso di guasto a una delle unità installate.

La configurazione del Qnap TS-351 include un processore Intel Celeron J1800 e 2 GB di RAM. La memoria è obiettivamente un po' poca, ma si può espandere fino a 8 GB sfruttando lo slot vuoto per moduli SO-DIMM standard. La connettività include due connettori USB 2.0, uno USB 3.0, l'uscita video HDMI 1.4a e una porta Ethernet da 1 Gbps.
qnap nas ts 531Va da sé che un connettore da 10 Gbps sarebbe stato preferibile, ma stiamo parlando di un prodotto dal costo contenuto (fra 260 e 460 euro dischi esclusi). Per lo stesso motivo il connettore Ethernet è uno solo e non due. Risponde all'appello una presa jack da 3,5 mm per gli altoparlanti esterni. Lo chassis compatto non include l'alimentatore, che è esterno come quelli dei notebook, mentre all'interno c'è una ventola sul pannello posteriore per il raffreddamento delle unità.

L'installazione dei dischi

Per aprire lo chassis basta svitare con una moneta le tre grosse viti che agganciano il rivestimento esterno all'intelaiatura. È evidente che questo NAS è ideato per chi non ha grandi doti tecniche, perché tutto è all'insegna della semplicità. I dischi fissi si montano su apposite slitte a molla, che non richiedono l'uso di cacciaviti.

È una buona notizia se si valuta la semplicità, tecnicamente costituisce un limite perché non si possono impiegare dischi fissi o unità SSD da 2,5 pollici, a meno di non acquistare opzionalmente le slitte ausiliarie opzionali. Uno degli slot M.2 è facilmente raggiungibile anche senza rimuovere i dischi fissi. Per il secondo è necessario almeno togliere il disco più in basso. Per aggiornare la RAM, invece, è consigliabile rimuovere tutte le unità e lavorare dall'alto.

Accensione e configurazione

Dopo avere collegato il NAS alla rete si illuminano i LED che indicano lo stato del sistema, della LAN, delle connessioni USB attive, dei dischi fissi installati (da 1 a 3) e di entrambe le unità SSD M.2. A questo punto si passa alla configurazione software, mediante l'applicazione Qfinder Pro, che rileva autonomamente qualsiasi NAS di Qnap collegato. Una volta identificato il nostro nuovo NAS, si passa dal browser per il setup iniziale. Anche questa fase è pressoché automatizzata, basta seguire le indicazioni a schermo e accettare le impostazioni standard, anche senza alcuna competenza tecnica. I più smaliziati possono uscire dal terreno tracciato e finalizzare una configurazione più centrata sulle esigenze aziendali.

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Per intenderci, solo agendo manualmente si possono organizzare le unità in gruppi RAID adeguati alle necessità di storage e di sicurezza che variano da un gruppo di lavoro all'altro. C'è anche la possibilità di raggruppare più gruppi RAID insieme, organizzando quello che viene definito Storage Pool.

Il sistema operativo QTS 4 ha un'interfaccia particolarmente intuitiva che semplifica l'uso agli utenti meno esperti, lasciando spazio a quelli smaliziati per un maggiore livello di personalizzazione. Una parte è completamente dedicata alla protezione dei dati e merita particolare attenzione, perché è proprio la sicurezza uno dei motivi per i quali si acquista un NAS. Si possono definire le impostazioni per i backup dei PC collegati in rete, o del NAS stesso verso altre unità di rete, oppure appoggiarsi a servizi cloud. In questa fase è bene sapere bene che cosa si sta facendo per evitare brutte sorprese, quindi in mancanza di competenze è meglio affidarsi a un tecnico.

Più la rete è complessa, più sarà difficile effettuare tutte le configurazioni. Le opzioni nel software non mancano: si può configurare il NAS come controllore di dominio, fargli gestire LAN virtuali, oppure configurare livelli di overprovisioning "extra" delle unità SSD per incrementarne le prestazioni nella configurazione RAID. La manualistica (accessibile anche mediante il software) è esaustiva, però chi non ha mai eseguito operazioni di questo tipo in passato si potrebbe trovare in difficoltà.

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Una volta che tutto è stato approntato basterà poi passare per il Centro Notifiche per controllare lo stato delle unità e le applicazioni. Da qui si possono impostare notifiche di ogni tipo, comprese email e Skype. Immancabile l'app store, che in questo caso è gestito da Qnap e che include tutti i software che potrebbero tornare utili per le attività che s'intende svolgere con il NAS. Si spazia dalle applicazioni da ufficio ai software per lo sviluppo, passando per WordPress, varie opzioni per il backup di dati ed email.

Conclusioni

Qnap TS–351 è una soluzione sensata per chi cerca di mediare fra prezzo e prestazioni. È un prodotto dal costo contenuto che supporta tre unità disco, e che (cosa non scontata) consente una configurazione in RAID 5. È semplice da usare grazie alle slitte a molla, lo chassis molto compatto permette di inserirlo in qualsiasi ambiente e durante il funzionamento le ventole non risultano eccessivamente rumorose.

Per quanto riguarda la configurazione, chi non ha competenze tecniche riuscirà a cavarsela usando le impostazioni di base consigliate. I tecnici potranno personalizzare ogni aspetto della configurazione e della gestione. Detto questo, si consiglia di far eseguire la prima configurazione a un esperto in modo da essere sicuri che tutto funzioni al meglio.

Il software di gestione è intuitivo, e soprattutto per la fase di monitoraggio non crea problemi, anche in virtù della possibilità di configurare notifiche in modo flessibile e intelligente. L'alto numero di app soddisfa le esigenze più generali.

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