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Studio: il 50% dei ragazzi usa strumenti digitali per pagare o gestire il denaro almeno 2 volte al mese

Una ricerca di Fabrick e Connexia mostra come le abitudini e le scelte delle famiglie italiane stiano trasformando l’approccio e l’utilizzo del denaro.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 19/12/2025

Quali sono i nuovi comportamenti, le aspettative e i fattori di fiducia che influenzano l’adozione dei pagamenti digitali delle famiglie italiane e della Generazione Alpha? Per dare una risposta a queste domande, Fabrick, realtà attiva nell’Open ed Embedded Finance a livello internazionale, e Connexia, il brand di Marketing e Comunicazione della MarTech Company Retexhanno realizzato lo studio “Gen Alpha e la nuova frontiera dei pagamenti”, offrendo una fotografia di come le abitudini e le scelte delle famiglie italiane stanno ridisegnando il modo di pensare e utilizzare il denaro.

Secondo quanto emerge dalla survey, l’89% dei bambini riceve del denaro per la prima volta all’età di 6 anni e questo, per 1/3 di loro, avviene in digitale. Mentre, in media, il 50% dei ragazzi utilizza strumenti digitali per pagare o gestire denaro almeno due volte al mese.

Numeri che mostrano come, per la Gen Alpha, pagare con smartphone o contactless non rappresenta un’innovazione tecnologica, ma la normalità.

L’impiego di strumenti digitali aumenta al crescere dell’età – passando dal 37% nella fascia tra i 5 e 7 anni al 66% nei ragazzi tra i 14 e 15 anni – e vede i wallet digitali (50%) e le carte prepagate per minori (49%) tra i metodi più diffusi per le spese dei ragazzi.

Mentre, se si guarda alle spese effettuate, cibo (57%), giochi online (45%) e acquisti su piattaforme di e-commerce (33%) costituiscono le principali categorie.

Questo scenario offre una grande opportunità ai brand, che così diventano enabler di pagamenti. Ma cosa si aspettano i genitori da loro? L’88% ritiene importante che offrano funzioni di pagamento o risparmio integrate e semplici da usare, in modo che il gesto del pagamento non sia un momento separato, ma incorporato in attività ludiche, educative e sociali.

Per soddisfare queste aspettative, i principali driver individuati dai genitori sono la sicurezza (36%) e la flessibilità data dalla possibilità di pagare ovunque (32%).

Se è vero che le nuove generazioni entrano in contatto con il denaro, è altrettanto vero che sono richieste, sia da parte loro che dei genitori, maggiore consapevolezza e attenzione nell’utilizzo degli strumenti di pagamento digitali.

1 genitore su 2 non si sente sicuro a lasciare al figlio la completa autonomia sui pagamenti digitali e vede le frodi online (56%), le spese non controllate (45%) e l’accesso a contenuti non adatti (40%) come le principali fonti di preoccupazione.

L’83% di loro parla di gestione del denaro e risparmio con i propri figli, ma 2 su 3 non si sentono preparati per educarli in ambito finanziario.

La quasi totalità degli intervistati (90%) ritiene che sia la scuola a doverli affiancare nell’educazione finanziaria dei propri figli, introducendo percorsi formativi che attività di gamification e reward loyalty per renderli più coinvolgenti.

Non solo la scuola, con la sua funzione educativa, per la sicurezza e la tutela dei ragazzi nell’utilizzo di soluzioni per i pagamenti e gestione del denaro: i genitori considerano fondamentali anche gli strumenti di controllo.

Notifiche delle spese in tempo reale (35%), app di parental control (34%) e funzioni di blocco o autorizzazione delle spese (30%) sono gli strumenti più utilizzati dai genitori.

Oggi il 70% degli intervistati è soddisfatto dei servizi digitali di pagamento che sono disponibili per i più giovani. Ma cosa si aspettano per il domani?

Il 94% ritiene importante poter gestire in un unico punto tutti gli strumenti finanziari della famiglia, mentre l’85% dei genitori considera essenziale poter personalizzare un servizio di pagamento digitale sulla base delle esigenze della famiglia. Infine, il 67% dei genitori ritiene molto importante che i servizi di pagamento digitale per i più giovani siano attenti alla sostenibilità ambientale e all’etica dei servizi.

Sicuramente, vedono nelle app mobile lo strumento che, nell’immediato futuro, sarà il più utilizzato dai propri figli (49%), seguito, a distanza, dalle carte fisiche (19%) e da dispositivi wearable (16%).



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