La
Commissione Europea e il
Parlamento UE sono giunti ad un
accordo nel corso dei lavori del C
omitato di conciliazione che si stava occupando del riesame dell'
emendamento 138 sul
download illegale. Il
documento di compromesso, che dovrà essere approvato dai due organi dell'UE, sottolinea l'importanza dei
diritti individuali e della
libertà dell'utente, mettendo in rilievo come solo l'
autorità giudiziaria potrà limitare tali diritti fondamentali.
Il solo caso che viene ammesso come sufficiente a determinare un'azione decisa contro i
pirati del web, ossia la sospensione della connessione internet, è la messa a rischio della
sicurezza pubblica, come ad esempio nel caso della
pornografia infantile.
Nel caso si debba procedere alla sospensione dei
servizi di connessione, gli utenti potranno però contare su una
procedura preliminare, equa ed imparziale, che conservi il loro diritto alla
presunzione d'innocenza e il rispetto della
privacy.
Gli stati membri, a questo punto, dovranno mettere in pratica il
provvedimento dell'Unione Europea, stabilendo l'obbligo di punire chi fa download illegale, pur tutelando i loro
diritti.
Sicuramente la decisione presa dall'UE ha subito influenze da parte dell'
Hadopi francese, ma indubbiamente è stata attenuata la linea rigida applicata dal
governo Sarkozy al problema della pirateria online.
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