Avatar, l'ultimo capolavoro di
James Cameron in uscita domani in Italia, è uno dei film di animazione più complessi mai prodotti finora: per la sua realizzazione
Weta Digital - società neozelandese già autrice degli effetti speciali di film come
X-Men, Il Signore degli Anelli e King Kong - ha dovuto elaborare circa 17,28 GB di dati per ogni minuto di durata.
Il
Data Center utilizzato per la produzione è ben distante dai canoni comuni: basti pensare che il centro di elaborazione si classifica al 197° posto tra i super computer, con i suoi 4.000 server Blade ed i 35 rack che al loro interno contengono 32 macchine ciascuno, per un totale di 40.000 processori per ogni singolo rack e
104 TB di memoria.
Questi numeri hanno obbligato l'azienda ad una ricerca meticolosa in fase di progettazione della soluzione di raffreddamento. Considerando il Know-How di Rittal in questo campo, e non essendo disponibile sul mercato un altro prodotto in grado di raffreddare una tale infrastruttura, Weta Digital ha scelto una soluzione Rittal di raffreddamento ad acqua, personalizzata appositamente per questo impianto, basata sui sistemi di precisione In Line LPC.
La gestione estremamente mirata della climatizzazione ha permesso alla compagnia di tagliare il 40% dei costi grazie all'ottimizzazione del raffreddamento. Il clima di Wellington, caratterizzato da temperature che variano tra i 3°C in inverno ed i 24°C in estate, rende possibile a Weta Digital l'utilizzo del sistema
Free Cooling per circa 11 mesi all'anno, ottenendo risparmi economici nell'ordine delle centinaia di migliaia di dollari l'anno. Durante la lavorazione di Avatar, ad esempio, è stato possibile raffreddare l'intero impianto immettendo acqua ad una temperatura di
20 ºC.
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