Google aggiunge un nuovo nemico alla sua lista, questa volta però di stratta di un nome "eccellente":
Vittorio Colao,
Amministratore Delegato di Vodafone. Il potente gruppo di telecomunicazioni inglese, per bocca del suo AD, ha infatti attaccato Google sul fronte della
pubblicità online.
Colao, attraverso il prestigioso
Wall Street Journal, porta all'attenzione delle autorità competenti il fatto che circa l' "
80% della pubblicità online finisce su un unico canale", ossia Google. "Riguardo a Google – ha proseguito Colao - dobbiamo essere in grado di accordarci liberamente sulla catena del valore". Come a dire, Google non sia ingordo di profitti e li divida con i
carrier e i
provider.
La risposta da
Mountain View non si è fatta attendere. Il CEO
Eric Schmidt ha replicato all'accusa di Colao con la classica
disponibilità in stile Google. La società americana non sta cercando di danneggiare le aziende mobile e wireless, ha proseguito Schmidt, anzi,
l'alleanza con Google potrebbe pagare cospicui dividendi. Soprattutto nel settore di
internet broadband.
A dire il vero, il rapporto tra Google e i carrier si è incrinato dopo l'uscita del
Nexus One, da molti ribattezzato Googlefonino. L'aspetto più difficile da digerire per le industrie di telecomunicazioni è che Google venda il dispositivo
direttamente ai clienti, via internet. Con buona pace delle
partnership e dei conseguenti contratti che i carrier incassano. Il lancio di
Android e del suo e-store di applicazioni, poi, ha preparato il terreno di quella che sta diventando una
rivalità sempre più accesa. In cui Google ha tutto da perdere.
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