Il
Ballot Screen introdotto da
Microsoft nei scorsi giorni ha portato, come auspicato, una ventata di "democrazia" in ambito browser? Forse è ancora presto per dirlo. Di sicuro, però, il debutto del nuovo meccanismo ha favorito una delle società presenti in questo mercato,
Opera Software.
Il gruppo norvegese ha infatti comunicato di aver riportato già un
aumento del 300% nei download del proprio browser.
"Pur essendoci delle differenze tra una nazione e l'altra, nei principali paesi i download di Opera si sono triplicati", ha dichiarato soddisfatto il responsabile
Rolf Assev, specificando che le nazioni in cui il successo è stato più evidente sono Belgio, Francia, Spagna, Polonia e Regno Unito.
A concorrere a questo boom di popolarità , oltre al Ballot Screen, c'è il fatto che il gruppo ha lanciato proprio nei giorni scorsi la
versione 10.50 del browser provvista del nuovo motore potenziato Javascript.
Opera Software può quindi dirsi senz'altro soddisfatta. Ricordiamo, tra l'altro, che a denunciare Microsoft alla Commissione Europea per pratiche commerciali scorrette (legate alla preinstallazione di
Internet Explorer sui propri Pc) era stato un gruppo di aziende capitanate proprio dalla società norvegese.
Un buon incremento dei download è stato registrato anche da
K-meleon, uno dei browser minori, mentre altre società hanno manifestato meno entusiasmo rispetto all'innovazione.
Ad essere criticata è in particolare la presentazione dei diversi software nel Ballot Screen, che dispone in una prima schermata i 5 più popolari (Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, Opera e Apple Safari), nella seconda i 7 minori (Avant Browser, Flock, Green Browser, K-Meleon, Maxton, Sleipnir e Slim Browser).
Secondo molti osservatori e operatori del mercato, tra cui gli sviluppatori di
Flock, questa disposizione penalizzerebbe notevolmente il secondo gruppo.
Inoltre,
TechCrunch e
ArsTechnica sostengono che la presentazione dei primi 5 browser non rispetti l'ordine casuale promesso da Microsoft: i due siti hanno mostrato come, secondo rilevazioni statistiche, Internet Explorer appare più frequentemente sulla destra dello schermo, posizione più "in vista" per l'utente secondo la regola dell'optical view.
Nonostante questi dubbi, il responsabile della Comunità Europea per l'Antitrust
Joaquin Almunia è convinto che "la possibilità offerta ai consumatori di passare ad un altro browser o comunque provare un prodotto differente da quello in uso avrà come conseguenza indubbi benefici in termini di competizione ed innovazione".
E intanto un gruppo di aziende (tra le quali
Oracle e
Ibm) ha già richiesto che il Ballot Screen venga
esteso a livello mondiale.
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