Cambiano i tempi e, parallelamente, muta il panorama delle minacce dalle quali è necessario difendersi: sembra questo, in breve, il pensiero di
Madeleine Albright, ex segretario di Stato Usa, nei consigli inviati alla
Nato in materia di
sicurezza.
Secondo quanto espresso da Albright, che guida un "gruppo dei saggi", chiamati a riflettere sulle sfide che giungono dalla
società contemporanea, la Nato dovrebbe dare importanza ad aspetti nuovi.
Il "gruppo di saggi" annovera fra le sue file, oltre a Madeleine Albright, il suo vice Jeroen van der Veer, ex Ceo dell'azienda petrolifera anglo-olandese Royal Dutsch Shell, e diplomatici e scienziati di Canada, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Turchia, Spagna, Polonia, Lettonia e Grecia.
Tra le diverse problematiche analizzate dal documento inviato alla Nato, un posto rilevante è occupato dalla
sicurezza informatica, minacciata da
cybercrime e
pirateria.
Rispetto al passato, infatti, ha spiegato l'ambasciatore
Giancarlo Aragona, la Nato dovrebbe prepararsi ad "una trasformazione degli strumenti", prendendo in considerazione la rilevanza delle azioni di pirati o cybercriminali e i rischi delle loro attività .
La centralità di
internet nella società contemporanea ha quindi una conseguenza rilevante: mutare l'atteggiamento di organizzazioni come la Nato e iniziare a fronteggiare con durezza queste realtà .
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