Il
Financial Times ha divulgato oggi una notizia che complica la posizione di
Google per quanto riguarda le
"intercettazioni" involontarie compiute dalle auto utilizzate per
Street View.
BigG, infatti, si è cosparso il capo di cenere,
ammettendo l'errore e scatenando una ridda di polemiche sulla
mancata tutela della privacy da parte del colosso americano. Sì, perchè i "frammenti di informazioni" in questione, raccolti
attraverso le reti Wi-Fi aperte, potrebbero anche contenere
password ed email confidenziali.
Ma la situazione potrebbe anche complicarsi. Secondo il Financial Times, infatti,
le autorità tedesche e americane starebbero pianificando delle indagini ufficiali per investigare più a fondo sulla faccenda.
A dare il via alle danze è stato
Peter Schaar, garante per la privacy tedesco, che ha dichiarato al Financial Times le sue impressioni sul ruolo di Google in questo specifico episodio. Le spiegazioni del gigante della websearch sono, secondo Schaar, "altamente insolite", tanto da necessitare un'ulteriore "indagine approfondita".
Il quotidiano parla anche di un altro organo ufficiale che intenderebbe investigare sull'accaduto, la
Commissione Federale per il Commercio americana (
FCC). Alcune fonti vicine ai funzionari, infatti, rivelano la possibilità di un'inchiesta ufficiale.
Google, dal canto suo, aveva già preso contatto con le autorità competenti di Usa, Germania, Francia, Brasile e Cina per stabilire come cancellare i dati raccolti sin ora.
Dati che, BigG sottolinea, non sono mai sfruttati in alcun modo. Tutte queste rassicurazioni, però, non sembrano convincere Germania e Usa. Vedremo se le informazioni divulgate dal Financial Times si concretizzeranno o meno.
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