Neelie Kroes è decisa a spingere sull'acceleratore riguardo alla
Digital Agenda, programma stilato dalla UE per aumentate i benefici per il cittadino derivanti dalle
nuove tecnologie.
Siamo tutti al corrente degli sforzi della Commissione riguardo alla
banda larga, ma esistono anche altri aspetti che intendono "
liberare" gli utenti da alcune tecnologie troppo chiuse.
Stiamo parlando della
libera concorrenza e dell'interoperabilità , termini forse sconosciuti ai più ma estremamente importanti e che impattano considerevolmente sull'esperienza dell'utente finale.
Un esempio ben noto di un azione per garantire la
libertà di scelta è stato il famoso
Ballot screen - il menu di scelta fra diversi browser internet - introdotto da
Microsoft sui suoi sistemi operativi, proprio grazie alla UE. Oppure l'
azione intrapresa dall'autorità europea nei confronti di
Intel, accusata di pratiche commerciali scorrette e abuso di posizione dominante.
Ebbene, queste decisioni della UE rientrano nella Digital Agenda ma non sono le uniche: l'ultimo aggiornamento parla di
significative azioni per garantire l'interoperabilità nel mercato europeo. Il fatto investe non solo quei player ritenuti "dominanti", ma anche tutte le aziende che sono
attori rilevanti nei vari settori. Degli esempi?
Apple, Nokia, RIM e molti altri.
Nel dettaglio Neelie Kroes ha parlato di tutti quei dispositivi dotati di
diversi tipi di connettività . Alcuni device come gli iPod, ad esempio, si sincronizzano solo con
iTunes di Apple. Ebbene, la UE intende "rompere" queste associazioni forzate per permettere a diversi apparecchi di accedere alle più comuni interfacce e software presenti sui Pc.
In sostanza, la UE intende eliminare quei
sistemi "chiusi" che tagliano fuori, per scelta, tecnologie di terzi o dispositivi di altre aziende: il fatto non può che riportare alla mente la decisione di
Steve Jobs, quando ha annunciato l'
esclusione di
Adobe Flash dagli
iPad e
iPhone.
La UE potrebbe imporre ad Apple di accogliere Flash sui suoi dispositivi in nome della libera scelta, oppure permettere a player multimediali di terzi di essere sincronizzati con iTunes.
In particolare la Kroes intende escludere le eventuali dipendenze forzate da alcuni supporti fisici nell'era del cloud computing, soprattutto dove non esistono
standard riconosciuti e il mercato è "terra di nessuno".
Infine la Commissione intende anche promuovere un
mercato unico per i contenuti digitali: non dovranno più esistere mercati nazionali diversificati. Al loro posto un
marketplace europeo dove la "merce" verrà scambiata liberamente.
Tutto questo dovrebbe tradursi in azioni tangibili entro il
2012, pare. Resta da vedere come le manovre della UE impatteranno sulla
vita "digitale" di ognuno di noi. Sulla carta l'iniziativa è solo da elogiare.
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