A pochi giorni dal
debutto ufficiale di
Windows Phone 7,
Microsoft ha
citato in tribunale
Motorola, rea di aver violato alcuni brevetti registrati in precedenza da Redmond.
Le denunce sono state depositate dai legali di Microsoft presso la
International Trade Commission americana. Nello specifico i brevetti violati sarebbero
nove e Motorola avrebbe usato queste tecnologie registrate in alcuni suoi modelli di smartphone basati su
Android.
I nove brevetti violati riguarderebbero sia funzioni di "
Exchange ActiveSync", software che provvede alla sincronizzazione di messaggi di posta elettronica e calendari, sia di
visualizzazione sul display dello stato del segnale dell'apparecchio e della rimanente autonomia della batteria.
Horacio Gutierrez, portavoce di Microsoft, ha spiegato che Motorola ha sfruttato indebitamente funzionalità che sono costate a Redmond
miliardi di dollari in ricerca e anni di sperimentazione.
A questo punto appare chiaro come Microsoft intenda chiamare in causa
Google, seppure in maniera indiretta, colpendo uno dei suoi principali partner commerciali.
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