La
mamma che da tre anni ha intrapreso una battaglia legale
contro le major per aver
condiviso illegalmente 24 brani musicali su
Kazaa ha ricevuto la terza sentenza.
La signora
Jammie Thomas Rasset dovrà pagare alla
RIAA e alle etichette discografiche l'esorbitante somma di
1.5 milioni di dollari.
La corte ha infatti calcolato il danno delle aziende discografiche per
i per ogni singolo brano. Soddisfatta la RIAA che ha sottolineato in aula il grosso danno economico causato dalla
pirateria.
La scelta del giudice è stata presa male dalla mamma, che si
rifiuta di pagare e che continuerà a chiedere di ricompensare l'industria con l'equivalente del
valore di mercato dei 24 brani incriminati e cioè un dollaro l'uno.
Già in passato la corte, in accordo con le case discografiche, aveva
offerto alla Thomas di versare una cifra nettamente inferiore,
20 mila dollari, che lei aveva negato richiedendo di calcolare l'effettivo danno subito dalle major.
Questo è appunto stato calcolato in 1 milione e 500 mila Euro che la mamma dovrà
versare alla major, sempre che la multa non verrà
ridotta in futuro alla luce del fatto che la cifra è altissima e impossibile da versare per una mamma single come lei.
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