27 siti dedicati al video streaming sono stati
messi sotto sequestro dalla polizia postale su
ordine di un Gip della procura di Roma.
Massimo Di Lauro, giudice per le indagini preliminari, ha infatti
assecondato la richiesta di oscuramento di indirizzi quali per esempio Nowvideo, Videopremium, Rapidgator, Bitshare, Cyberlocker. La denuncia è partita da un piccolo distributore, la
Sunshine Pictures, casa di distribuzione italiana del film d’animazione francese “
Un Monstre à Paris”.
Dopo circa un mese di
indagini da parte della Polizia Postale, è giunta infine la richiesta del Pm di oscurare i domini, bloccando inoltre i
DNS da parte dei provider italiani.
I siti in questione servivano milioni di utenti in tutto il Mondo.
Il sito
TorrentFreak non ha perciò esitato a denunciate il sequestro come la più estesa operazione di polizia dopo il blocco di oltre 70 siti messo in atto dall’
Homeland Security statunitense il 26 novembre 2010.
Per l’avvocato specializzato in materia di diritto digitale
Fulvio Sarzana “La società denunciante avrà naturalmente le sue buone ragioni, e, così naturalmente il magistrato che ha emesso il provvedimento, ma ci si chiede il perché 27 portali mondiali nella loro interezza, con milioni di file anche privati, che raggruppano milioni e milioni di utenti, siano stati resi inaccessibili a milioni di cittadini italiani, per un solo cartone animato”.
I portali oscurati sono infatti tutte
piattaforme su cui gli utenti possono noleggiare uno spazio virtuale di
archiviazione per i propri documenti e decidere poi di condividerli pubblicamente o con un ristretto gruppo di amici.
Si tratta certamente del metodo più utilizzato per diffondere materiale protetto da copyright. Il problema è che nel sequestro finiranno anche file del tutto legittimi, il cui accesso sarà precluso ai proprietari.
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