Facebook ha
aggiornato le condizioni d'uso e dei servizi, che ora spiegano chiaramente in che modo la società utilizza i dati dei propri utenti per sviluppare attività di profilazione e fornire pubblicità mirate a finanziare la propria impresa.Le nuove condizioni precisano quali servizi venduti da Facebook a terzi utilizzano i dati degli utenti, in che modo i consumatori possono chiudere il loro account e quali sono i motivi per disabilitare un account.
Questo perché, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica e per
dar seguito all'indagine del 2018 sulle piattaforme dei social media, la
Commissione europea e le autorità nazionali di tutela dei consumatori hanno chiesto a Facebook di rendere disponibili per i consumatori chiare informazioni sulle modalità di finanziamento del social network e sugli introiti derivanti dall'utilizzo dei dati sui consumatori. Hanno inoltre chiesto alla piattaforma di allineare le rimanenti condizioni d'uso alla normativa dell'UE sulla tutela dei consumatori.
Vĕra
Jourová, Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha accolto con favore l'accordo:
"Oggi finalmente Facebook ha assunto l'impegno di rendere più chiare e trasparenti le sue condizioni d'uso. Un'impresa che intenda riconquistare la fiducia dei consumatori dopo lo scandalo Facebook/Cambridge Analytica non dovrebbe servirsi di un linguaggio farraginoso e burocratico per nascondere come realizza profitti miliardari grazie ai dati dei consumatori. Da oggi gli utenti saranno pienamente consapevoli del fatto che i loro dati sono utilizzati dal social network per vendere annunci mirati. Unendo le forze, le autorità di tutela dei consumatori e la Commissione europea difendono i diritti dei consumatori dell'UE."
Quindi ora Facebook ha introdotto nelle condizioni d'uso
un nuovo testo in cui spiega che non addebita agli utenti i propri servizi ma dà per scontato il loro consenso alla condivisione dei loro dati e alla possibilità di ricevere pubblicità commerciali.
Le condizioni d'uso di Facebook ora spiegheranno chiaramente che il modello aziendale della società
si basa sulla vendita di servizi pubblicitari mirati agli operatori commerciali utilizzando i dati ricavati dai profili degli utenti.
Inoltre, dopo l'adozione di misure volte al rispetto della normativa,
Facebook ha anche modificato:
- la propria politica di limitazione della responsabilità, per cui ora riconosce la propria responsabilità in caso di negligenza, ad esempio in caso di utilizzo improprio dei dati da parte di terzi;
- il proprio potere di modificare unilateralmente le condizioni d'uso limitandolo ai casi in cui le modifiche sono ragionevoli, tenuto conto anche degli interessi del consumatore;
- le norme relative alla conservazione temporanea dei contenuti cancellati dai consumatori. Tali contenuti possono essere conservati solo in casi specifici, ad esempio per soddisfare un'istanza da parte di un'autorità, e per un massimo di 90 giorni in caso di motivi tecnici;
- il linguaggio che specifica il diritto di ricorso degli utenti in caso di rimozione dei loro contenuti.
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