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Kaspersky: i cyber truffatori raccolgono sempre più selfie e documenti identificativi

Criminali informatici chiedono di accedere ad una pagina online e caricare qui un autoscatto, con il proprio volto ritratto accanto alla foto presente su un documento d'identità.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 27/11/2019

Nel terzo trimestre del 2019, gli esperti di Kaspersky hanno rilevato una crescita delle frodi digitali che riguardano il furto di documenti personali o confidenziali divulgati attraverso immagini o selfie (spesso richiesti per registrazioni online o a scopo identificativo).
Nel caso di campagne email di phishing, apparentemente inviate da strutture legate a sistemi di pagamento digitale o dalle banche, agli utenti veniva richiesto di confermare la propria identità sfruttando vari pretesti. La richiesta era quella di accedere ad una speciale pagina online e caricare qui un autoscatto, con il proprio volto ritratto accanto alla foto presente su un documento d'identità.
Questi falsi siti internet potevano sembrare abbastanza credibili a prima vista, riportando anche l’elenco dei requisiti necessari per il formato del documento, alcuni link relativi alle politiche sulla privacy e i contratti di utilizzo. In generale, nel terzo trimestre del 2019, le tecnologie Anti-Phishing di Kaspersky hanno impedito 105.220.094 tentativi di reindirizzare gli utenti verso siti web malevoli.
Secondo i dati raccolti, più di un utente su dieci (11,28%) tra gli utenti Kaspersky a livello globale ha subito un attacco, un dato in leggera flessione rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2018. In quel periodo, infatti, sono stati rilevati 137.382.124 tentativi di reindirizzamento verso siti web fraudolenti (ovvero il 12,1% di tutti gli utenti Kaspersky nel mondo). 
Il paese con il maggior numero di utenti attaccati dai phisher è stato il Venezuela (30,96%), al secondo posto nel trimestre precedente, con un aumento del 5,29%. In seguito ad un calo del 3,53% dal 2018 a oggi, la Grecia si è classificata al secondo posto (22,67%) dei paesi con il maggior numero di utenti attaccati da phisher. Il terzo posto, come nel secondo trimestre del 2019, è occupato dal Brasile (19,70%). 
"Mentre il volume complessivo di spam e phishing si mantiene costante nel tempo, abbiamo osservato che i criminali digitali sfruttano sempre più spesso nuovi schemi malevoli e metodologie innovative per mettere a rischio le vittime. È fondamentale essere molto attenti soprattutto in questo periodo pre festivo, quando il livello di attenzione tende ad abbassarsi", ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.  

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