▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

ESET ha scoperto Kobalos: insidiosa minaccia Linux che attacca i supercomputer

Tra le vittime, un importante Internet service Provider (ISP) asiatico, un vendor di sicurezza degli endpoint nordamericano e diversi server privati.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 03/02/2021

I ricercatori di ESET hanno scoperto Kobalos, un malware che attacca i supercomputer – i cluster di computer ad alte prestazioni (HPC). ESET ha lavorato insieme al team di sicurezza informatica del CERN e ad altre organizzazioni operanti nella prevenzione degli attacchi alle reti di ricerca scientifica. 
I ricercatori di ESET hanno decodificato questo piccolo ma complesso malware che può trasferirsi a molti sistemi operativi, tra cui Linux, BSD, Solaris e probabilmente anche AIX e Windows.
"Abbiamo chiamato questo malware Kobalos per le dimensioni minuscole del codice e la sua insidiosità; nella mitologia greca, un Kobalos è una piccola creatura dispettosa", ha spiegato Marc-Etienne Léveillé, ricercatore ESET che ha partecipato all'indagine. "Va detto che un simile livello di sofisticazione si vede molto raramente nel malware per Linux.
Kobalos è una backdoor contenente una serie di comandi che non rivelano l'intento degli aggressori. "In sostanza, Kobalos permette l'accesso remoto al file system, e dà la possibilità di generare sessioni terminali e di collegarsi tramite proxy ad altri server infettati da questo malware", ha proseguito Léveillé.
Qualunque server compromesso da Kobalos può essere trasformato in un server Command&Control (C&C) dagli hacker che lo controllano, attraverso un singolo comando. Poiché gli indirizzi IP e le porte del server C&C hanno delle codifiche fisse negli eseguibili, gli operatori possono generare nuovi esemplari di Kobalos che sfruttano questo nuovo C&C server. Inoltre, nella maggior parte dei sistemi compromessi da Kobalos, il client per la SecureShell (SSH) non è più in grado di proteggere le credenziali.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: