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Il 37% degli italiani si fida dell’Intelligenza Artificiale per trovare l’anima gemella

Un sondaggio commissionato da Kaspersky rivela che gli italiani si fidano dei motori di AI nelle app di incontri per trovare il partner. Però la componente umana resta importante.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 15/07/2021

La maggior parte degli italiani percepisce positivamente il ruolo degli algoritmi intelligenti di cui sono dotate le app di incontri. In particolare, il 37% dei connazionali si fida delle scelte di matchmaking assunte dall'Intelligenza Artificiale; il 60% dichiara che le raccomandazioni degli algoritmi corrispondono pienamente alle proprie preferenze.

Sono alcuni dei dati che sono emersi da una indagine condotta da ARM per conto di Kaspersky sul dating online e sull'impatto che la tecnologia può avere sulle relazioni personali. L'approccio positivo verso l'AI è testimoniato anche dal fatto che il 33% degli intervistati incontrerebbe solo le persone consigliate dall’algoritmo. E il 54% degli intervistati ha dichiarato di essere interessato a utilizzare l’Intelligenza Artificiale come assistente personale.

Per chi si sta chiedendo se poi questi consigli funzionino davvero, la risposta è che quasi la metà degli italiani (46%) concorda sul fatto che le app di incontri in generale abbiano semplificato di molto la ricerca di un partner.
coppia 2Fin qui sembra tutto ottimo. In realtà scavando più a fondo emerge che un conto è fidarsi delle raccomandazioni elaborate dall’Intelligenza Artificiale, un altro è scegliere i propri partner solo in base a questo. Ecco perché il 55% degli intervistati non si dice sicuro che gli algoritmi possano comprendere tutti i fattori che attraggono le persone l'una all'altra.

Roberto Paura, Presidente dell'Italian Institute for the Future, commenta i risultati sottolienando che in proiezione futura "le app di dating e l'ecosistema digitale che hanno creato sono destinate a diventare strumenti routinari di relazione. Anzi, con la diffusione della realtà virtuale e aumentata persino il primo appuntamento potrebbe avvenire in un ambiente digitale, dove mettere alla prova l'altra metà prima di estendere la relazione nel mondo fisico".

Una prospettiva che non tutti gradiscono. Anzi, il 39% degli intervistati ritiene che essere accoppiati dagli algoritmi possa essere disumanizzante. In effetti, il rischio che si corre affidandosi solo all'AI è che venga sempre proposto lo stesso target di preferenza, senza lasciare spazio al caso. Insomma, non è necessariamente detto che due anime gemelle abbiano per forza gli stessi interessi o che corrispondano a un canone fisico esclusivo.

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