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False consegne e spam via WhatsApp, Kaspersky: attività fraudolente in forte aumento

Nel secondo trimestre del 2021, i criminali informatici hanno sfruttato i continui disservizi delle supply chain e dei servizi postali per rubare denaro e i dettagli delle carte di credito alle loro vittime.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 12/08/2021

A partire dallo scorso anno, i truffatori hanno approfittato dei disservizi nel comparto delle consegne per convincere gli utenti ad aprire link di phishing. Nell'ultimo trimestre questa tendenza non solo è andata avanti, ma i criminali informatici sono diventati più abili a localizzare i messaggi di spam. Gli utenti hanno riscontrato un'impennata di messaggi con false fatture in diverse lingue relative a pagamenti per le questioni più disparate, dai dazi doganali ai costi di spedizione.
Tramite queste e-mail, le vittime venivano spesso reindirizzate su siti web falsi, dove rischiavano non solo di subire perdite economiche ma anche di condividere i dettagli della carta di credito con i truffatori.  
Secondo i dati anonimizzati delle soluzioni di Kaspersky, che hanno bloccato gli allegati malevoli sui dispositivi degli utenti, nel secondo trimestre del 2021 la Spagna ha registrato più tentativi di attacchi di questo genere (9,28%), con un aumento dello 0,54 % rispetto ai tre mesi precedenti. Al secondo posto, per il secondo anno consecutivo, troviamo l’Italia (6,38%), in cui è stato osservato un calo dell’1,21%. A seguire, Russia (5,82%), Germania (5,26%) ed Emirati Arabi Uniti (5,36%).   
I criminali informatici hanno anche progettato siti web che apparentemente offrivano la possibilità di acquistare pacchi che per qualche motivo non potevano essere consegnati ai destinatari previsti. Il sistema utilizzato era quello di una lotteria: gli utenti, senza conoscere il contenuto del pacco, potevano fare offerte in base al peso. Il pacco, però, non sarebbe stato consegnato neppure a chi si aggiudicava l’asta e aveva effettuato il pagamento. Un altro nuovo stratagemma messo in atto dai truffatori nel secondo trimestre del 2021 ha riguardato i messaggi di spam inviati tramite WhatsApp che richiedevano piccole somme di denaro. Queste truffe si sono svolte secondo diversi schemi. Uno schema, ad esempio, invitava gli utenti a rispondere a un sondaggio su WhatsApp e a inviare messaggi ai loro contatti per riscuotere un premio. Un’altra truffa richiedeva il pagamento di una piccola somma per poter ritirare un premio già vinto.
Un'ulteriore sistema per ingannare gli utenti sfruttava il dibattito sulla nuova privacy policy di WhatsApp che permetteva lo scambio di informazioni con Facebook. I criminali informatici hanno creato falsi siti web che invitavano gli utenti a partecipare ad una chat erotica via WhatsApp. Cliccando il link per collegarsi alla chat room, la potenziale vittima veniva reindirizzata su una falsa pagina di login di Facebook, in cui correva il rischio di divulgare le proprie informazioni personali. Inoltre, gli utenti hanno ricevuto link per scaricare versioni fasulle dell’app di messaggistica WhatsApp che contenevano in realtà un malware.
"Come già osservato in passato, gli attaccanti approfittano di nuove tendenze, come il crescente utilizzo di app di messaggistica, e di disservizi, come i ritardi delle consegne postali dovute alla pandemia, per rubare denaro e credenziali agli utenti. Gli schemi di spam e phishing si confermano alcuni dei metodi più efficaci per un attacco, poiché fanno leva sulla reazione emotiva delle vittime. Raccomandiamo agli utenti di diffidare di qualsiasi email inaspettata e di non aprire allegati o link all’interno delle email, ma di consultare direttamente il sito web", ha dichiarato Tatyana Shcherbakova, Senior Web Content Analyst di Kaspersky.

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