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Apple e Google: partnership per affrontare il problema del tracciamento indesiderato

Le due aziende hanno invitato operatori del settore e attivisti a dare il proprio feedback su una bozza di specifica per avvisare l’utente in caso di sospetto di tracciamento indesiderato.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 05/05/2023

I dispositivi di localizzazione aiutano a ritrovare oggetti personali come le proprie chiavi, borse e bagagli grazie a reti di localizzazione in crowdsourcing. Tuttavia, possono anche essere utilizzati in modo improprio per il tracciamento indesiderato delle persone.

Per questo motivo Apple e Google hanno presentato congiuntamente una proposta di specifica di settore per contribuire a contrastare l’uso improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth per il tracciamento indesiderato. La specifica, prima nel suo genere, consentirà a tali dispositivi di supportare il rilevamento e gli avvisi di localizzazione non autorizzata sulle piattaforme iOS e Android. Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee hanno espresso il loro sostegno alla bozza di specifica, che offre best practice e istruzioni per i produttori che dovessero scegliere di integrare queste funzioni nei loro dispositivi.

“Apple ha lanciato gli AirTag per dare agli utenti la tranquillità di poter ritrovare i loro oggetti più importanti” ha dichiarato Ron Huang, Vice President of Sensing and Connectivity di Apple. “Abbiamo sviluppato gli AirTag e la rete Dov’è con una serie di funzioni proattive per scoraggiare il tracciamento indesiderato, una novità assoluta nel settore, e continuiamo ad apportare miglioramenti per garantire che la tecnologia venga utilizzata come previsto. Questa nuova specifica di settore si basa sulle protezioni di AirTag e, grazie alla collaborazione con Google, rappresenta un passo avanti fondamentale per contribuire a contrastare il tracciamento indesiderato su iOS e Android.”

“I tracker Bluetooth hanno reso possibili enormi vantaggi per l’utente, ma comportano anche il rischio di tracciamento indesiderato, un problema che può essere risolto solo attraverso l’azione congiunta dell’intero settore” ha dichiarato Dave Burke, Vice President of Engineering di Android. “Android si impegna costantemente per tutelare gli utenti e continuerà a sviluppare solide misure di protezione e a collaborare con le aziende del settore per contrastare l’uso improprio dei dispositivi di tracciamento Bluetooth.”

Oltre a incorporare il feedback dei produttori dei dispositivi, nello sviluppare la specifica si è tenuto conto dei contributi di vari gruppi di sicurezza e di attivisti.



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