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Barracuda: oltre il 50% delle e-mail spam è scritto dall’AI, non da esseri umani

Gli aggressori sembrano servirsi dell'intelligenza artificiale principalmente per perfezionare il contenuto delle e-mail piuttosto che per modificare le tattiche offensive.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 25/06/2025

Secondo una nuova ricerca della Columbia University e della University of Chicago basata sui dati di rilevamento delle minacce di Barracuda Networks, i truffatori via e-mail utilizzano strumenti di intelligenza artificiale per creare e lanciare campagne di spam di massa piuttosto che attacchi mirati avanzati. I risultati mostrano che il 51% dei messaggi di spam è generato dall'AI, rispetto al 14% degli attacchi di compromissione dell’e-mail aziendale (le cosiddette truffe BEC), benché l'uso dell'intelligenza artificiale sia in aumento in entrambi i casi.

I ricercatori hanno analizzato un ampio set di dati Barracuda contenente e-mail non richieste e malevole che coprono il periodo compreso tra febbraio 2022 e aprile 2025.

I risultati mostrano che:

  • Ad aprile 2025, il 51% delle e-mail di spam risultava generato dall'intelligenza artificiale anziché da un essere umano.
  • Ad aprile 2025, il 14% degli attacchi BEC risultava generato dall'intelligenza artificiale.
  • Si è verificato un aumento costante dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale, sia nello spam sia nelle truffe BEC, dopo il lancio di ChatGPT nel novembre 2022.
  • Le e-mail generate dall'AI sono in genere più formali, utilizzano un linguaggio più sofisticato e presentano meno errori grammaticali rispetto a quelle scritte dall'uomo.
  • Apparentemente gli aggressori utilizzano l'intelligenza artificiale per testare diverse scelte linguistiche e verificare quali sono più efficaci per eludere le difese e spingere un maggior numero di vittime a cliccare sui link.
  • Gli aggressori sembrano servirsi dell'intelligenza artificiale principalmente per perfezionare il contenuto delle e-mail piuttosto che per modificare le tattiche offensive.

“Determinare se o come l'AI sia stata utilizzata nei cyberattacchi è una sfida difficile poiché noi abbiamo visibilità solo sull'attacco, ma non sappiamo come è stato generato”, dichiara Asaf Cidon, professore associato di ingegneria elettrica e informatica alla Columbia University. “La nostra analisi suggerisce che ad aprile 2025 la maggior parte delle e-mail di spam non fosse scritta da esseri umani, bensì dall'intelligenza artificiale. Per gli attacchi più sofisticati, come le truffe mirate alla compromissione dell’e-mail aziendale che richiedono una più attenta elaborazione del contenuto in base al contesto della vittima, la maggior parte delle e-mail è ancora generata dall'uomo, ma il volume generato dall'AI è in costante e consistente aumento”.



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