Continua la bufera mediatica attorno al
nuovo prodotto di Apple, l'iPod Shuffle. Diversi i temi di discussione, primo fra tutti il fatto che il prodotto non presenta, a differenza dei suoi simili, tasti sulla superficie: per impartire i comandi al nuovo iPod Shuffle l'utente deve utilizzare un
comando remoto collocato sul filo degli auricolari per l'ascolto della musica.
Questa futuristica soluzione presenta un notevole problema, ovvero la
necessaria compatibilità fra periferica e lettore per un corretto funzionamento del sistema.
Secondo la casa Californiana questo traguardo è raggiungibile mediante un
chip, denominato
8A83E3 che dovrebbe garantire massima compatibilità con periferiche di terze parti. Proprio qui nasce la bufera; infatti desta sempre più scalpore e interesse il fatto che nessuno sembri conoscere bene lo scopo preciso del chip.
Secondo quanto detto dalla Apple questo componente dovrebbe essere uno dei primi passi del programma
Made for iPod, atto a far nascere una linea di periferiche (cuffie e microfoni) che dovrebbe, secondo quanto detto da un portavoce della casa di Cupertino, fungere da
garanzia di funzionamento al 100% dei dispositivi di terze parti sul noto riproduttore audio.
Non tutti però la pensano così: molti esperti, infatti, credono che questa sia solo una strategia di mercato della Apple. Infatti, per la produzione esterna di periferiche, le case produttrici dovrebbero comprare il chip dalla casa californiana, oltre ad una eventuale componente microfono e
a una licenza per poter ottenere la certificazione di compatibilità con l'iPod.
Insistenti sono qnche le voci che dicono che l'unica differenza rispetto a una cuffia tradizionale, una volta ottenuta la famosa certificazione, sarebbe data dalla possibilità di aggiungere la
dicitura "Made for iPod" ai propri prodotti, a prescindere dalla vera compatibilità con l'8A83E3, ormai sempre più bandolo della matassa di una situazione potenzialmente molto complessa.
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