Secondo la BBC, il
governo britannico sta meditando una proposta che permetterebbe ai suoi membri di
monitorare i social network, oltre ad e-mail, chiamate telefoniche e navigazione internet dei cittadini.
Il Ministero degli Interni afferma che la raccolta di informazioni, finalizzata a combattere il crimine ed il terrorismo, riguarderà
solo l'elenco dei contatti e non le conversazioni personali degli utenti, preservandone così la privacy.
Un portavoce ha dichiarato che le nuove misure sono
necessarie per rimanere al passo con le nuove tecnologie: "la rivoluzione delle comunicazioni nel nostro paese è stata rapida, le nostre modalità di raccolta di dati devono cambiare affinchè le forze investigative possano continuare ad affrontare il terrorismo e raccogliere prove".
Tuttavia, la proposta ha sollevato molte
proteste da parte di vari esponenti politici e anche dal team Facebook, che per bocca del
privacy officer Chris Kelly ha definito le nuove misure un "annientamento della privacy".
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