Tracciando un bilancio del trimestre finanziario appena concluso,
IBM ha dichiarato di
non avere praticamente ottenuto profitti dai propri prodotti hardware. Le entrate provenienti dal
Systems and Technology group, comparto che include i
server e gli
hardware di storage, sono state pari a
3.2 miliardi di dollari, il
23% in meno rispetto ai
4.2 miliardi del primo trimestre del 2008. Complessivamente, la società ha fatto registrare
vendite per 21,7 miliardi, l'
11% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Mark Loughridge, vice presidente senior e Cfo di Ibm, ha affermato nel corso di una conferenza stampa che gli scarsi profitti sono dovuti in gran parte alla
fluttuazione monetaria: considerando condizioni di stabilità della valuta, il calo sarebbe solo del
4%.
Grazie alle
misure di riduzione dei costi, che hanno comportato anche
tagli al personale, le
entrate nette sono calate
solo dell'1%, dai 2.32 miliardi di dollari del 2008 ai 2.30 del 2009.
Le
vendite di hardware nel complesso sono calate del
22%: nel dettaglio, -27% nel settore dei server
System x, -2% nei
System p, -19% nei
System z. Tuttavia, la
forza di power computing dei System z è
cresciuta del 18%, riflettendo la scelta dei consumatori di acquistare un numero esiguo di prodotti ma di dimensioni maggiori. Le entrate provenienti dai
sistemi di storage sono
diminuite del 20%.Nel prossimo futuro Ibm continuerà a concentrarsi sui settori che hanno finora garantito i profitti maggiori: i
prodotti software (
-6% generale, ma
+2% se calcolato in valuta stabile) e i
servizi (
-10% generale,
-2% in valuta stabile), dedicandosi in particolare alle aree della
business analytics, del
cloud computing e della cosiddetta
infrastruttura "Smarter Planet". Infine secondo Loughridge il primo trimestre ha dato in ogni caso risultati soddisfacenti, data la difficile congiuntura economica a livello globale.
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