Lexmark International ha reso noti i risultati finanziari relativi al
secondo trimestre, che si sono rivelati peggiori delle attese: la società ha registrato una
scarsa domanda di stampanti e altri dispostivi, e le stime per il terzo trimestre sono inferiori rispetto alle previsioni degli analisti.
Lexmark, la cui
quota di mercato è scesa al
19%, si sta concentrando sempre di più su
stampanti lower-end, nel tentativo di incrementare le vendite agli utenti che stampano molte pagine e utilizzano una pluralità di dispositivi e servizi. Ma questa strategia non ha ancora dato i risultati sperati, soprattutto in questi tempi di recessione economica.
“Se guardiamo al mercato delle imprese notiamo che le aziende acquistano se non per necessità impellentiâ€, ha dichiarato a Reuters
Paul Curlander, Chief Executive di Lexmark.
Il dirigente ha tuttavia sottolineato come la società abbia fatto registrare buoni risultati nel settore delle
stampanti laser, il cui prezzo varia tra i 100 e i 200 dollari, e i relativi servizi. In crescita anche le vendite delle
stampanti inkjet high-end, soprattutto negli
Stati Uniti.
Il
reddito netto complessivo è sceso nel secondo trimestre a
17 milioni di dollari (
22 centesimi ad azione), dai precedenti
83.7 milioni (
89 centesimi ad azione). Per la società quello appena trascorso è stato il quarto trimestre consecutivo in perdita.
Escludendo i costi di ristrutturazione, il
profitto è stato di
55 centesimi per azione, dato inferiore ai
60 centesimi previsti dagli analisti. Il risultato è tuttavia in linea con gli obiettivi aziendali, fissati tra i 50 ed i 60 centesimi ad azione.
anche le
entrate sono diminuite del
21% passando da 1.14 miliardi a 904.6 milioni di dollari. In
Europa il calo è stato del
25%. Gli analisti in questo caso si aspettavano circa 915.8 milioni di dollari.
Secondo i dati forniti, le entrate del settore
laser e inkjet high-margin (come le stampanti ad inchiostro e toner) sono calate del
18%; le entrate del settore
hardware sono diminuite del
29%.
Dopo la pubblicazione dei risultati finanziari,
Tom Smith, analista di
Standard & Poor's Equity Research, ha cambiato il proprio giudizio sulle azioni Lexmark, passando da “hold†a “buyâ€, e ha tagliato il suo target price. Le sue previsioni stimano che la crisi continuerà a farsi sentire nel mercato delle stampanti fino al 2010.
Shannon Cross, della
Cross Research, ha affermato che “i risultati di Lexmark non mostrano alcun miglioramento nel core business dell'aziendaâ€.
Dal canto suo, Lexmark, uno dei maggiori attori sul mercato insieme a
Canon e
Hewlett-Packard, ha previsto per il terzo trimestre un ulteriore calo che porterà le azioni a valere
dai 40 ai 50 centesimi.
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