Come già
accennato diffusamente, in questi giorni Intel si trova a dover fronteggiare il problema recentemente riscontrato nella propria microarchitettura Sandy Bridge.
La produzione della terza revisione di chip PCH, privi di bug progettuali, è stata avviata, in modo da assicurare la disponibilità entro Aprile, come si era pronosticato inizialmente.
I principali produttori e OEM hanno avviato una
campagna di rientro e sostituzione dei sample guasti. Secondo quanto dichiarato da Intel, le motherboard con chipset appartenenti alla generazione "difettosa" saranno sottoposte a test e,
se non si riscontreranno bachi di alcun tipo, verranno messe in commercio.
Oltre a gestire l'attuale emergenza, Intel è già al lavoro sulla
futura architettura Ivy Bridge che vedrà l'impiego della tecnologia a 22 nm e assicurerà prestazioni superiori. Stando alle prime indiscrezioni si dovrebbero raggiungere
incrementi del 20% per la sezione CPU e del 30% per la GPU integrata Intel HD.
Proprio per il comparto grafico si prevedono le migliorie più sensibili, con un motore grafico DirectX 11 e un quantitativo di Stream Processor compreso tra 16 e 24.
Le future CPU sfrutteranno il neonato Socket LGA 1155 e saranno affiancate dal chipset Panther Point.
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