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L'impatto di smartphone e wearable nelle terapie per la cura dei disturbi mentali

Un nuovo programma di ricerca collaborativo analizzerà le potenzialità dei dispositivi wearable nella prevenzione e nella cura di alcune malattie come la depressione, la sclerosi multipla e l'epilessia.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 03/05/2016

Software ha annunciato la partecipazione ad un nuovo ed importante programma di ricerca, supportato dall'Innovative Medicines Initiative (IMI), che svilupperà nuove metodologie per monitorare gravi disturbi depressivi, epilessia e sclerosi multipla attraverso la tecnologia dei dispositivi wearable e degli smartphone. 
Il programma RADAR-CNS (Remote Assessment of Disease And Relapse – Central Nervous System) si pone l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e, potenzialmente, di cambiare il modo in cui questi e altri disturbi cronici vengono trattati. 
L'utilizzo continuo di smartphones e dispositivi wearable fornisce un quadro completo delle condizioni del paziente ad un livello di dettaglio mai raggiunto prima. Inoltre, potrebbe consentire l'inizio di un trattamento terapeutico prima che le condizioni di salute del paziente peggiorino, prevenendo eventuali ricadute o aggravamenti della malattia prima di trovare una cura.
In questo contesto, Software AG ricoprirà un ruolo importante, mettendo a disposizione le componenti principali della sua Digital Business Platform, tra le quali Apama Big Data Streaming Analytics e Terracotta In-Memory Data Fabric.
Il Dr. Giles Nelson, Senior Vice President di Product Management di Software AG, ha dichiarato: "La Digital Business Platform permetterà ai ricercatori di accedere in tempo reale ad una quantità enorme di dati tramite i dispositivi wearable, consentendo loro di disporre di insight dettagliate in merito ai disordini mentali e di analisi personalizzate, nonché di individuare in tempi utili i segnali d'allarme che si nascondono dietro ad un comportamento insolito". 
Il programma RADAR-CNS è guidato congiuntamente dal King's College London e dalla Janssen Pharmaceutica NV, finanziato dalla Innovative Medicines Initiative (una Public Private Partnership instaurata tra la Federazione Europea delle Industrie e delle Associazioni Farmaceutiche (EFPIA) e l'Unione Europea) e coinvolge 24 partner di tutta Europa e Stati Uniti. Il programma riunisce esperti provenienti da settori diversi, tra i quali ricerca clinica, ingegneria, informatica, Information Technology, analisi dei dati e servizi sanitari.
L'epilessia, la depressione e la sclerosi multipla sono disturbi diversi, con cause e sintomi differenti, ognuno dei quali può compromettere la qualità e l'aspettativa di vita dei pazienti. Per tutte e tre le patologie, i pazienti spesso vivono periodi in cui i loro sintomi sono gestibili, seguiti da periodi di peggioramento e fase acuta (ricaduta). Ricerche su pazienti hanno più volte evidenziato la necessità di poter prevedere eventuali ricadute e di migliorare i trattamenti di cui si dispone per bloccare gli episodi acuti prima che questi si presentino. 
Secondo il Professor Matthew Hotopf, co-leader del programma RADAR-CNS, e Direttore del NIHR Maudsley Biomedical Research Centre di Londra, "Negli ultimi anni la qualità e la quantità dei dati che possiamo raccogliere sfruttando wearables e smartphones è cresciuta notevolmente. È possibile che questo tipo di dati possa migliorare le cure mediche semplicemente fornendo informazioni più accurate. Meglio ancora, potrebbe essere possibile rilevare una crisi del paziente prima ancora che egli si sottoponga a visita medica. Per esempio, nella depressione, il comportamento di una persona può cambiare prima che questa si renda conto di avere un problema – la qualità del suo sonno potrebbe peggiorare, o potrebbe interrompere alcune attività per lei abituali, nelle settimane precedenti ad una ricaduta. Il programma RADAR-CNS sfrutterà l'enorme potenziale derivante dalle tecnologie wearable al fine di migliorare la vita di milioni di persone di tutto il mondo che soffrono di malattie croniche come l'epilessia, la depressione e la sclerosi multipla".
I pazienti saranno coinvolti nel programma RADAR-CNS fin dall'inizio, contribuendo ad identificare i sintomi su cui è più importante e prioritario focalizzare l'attenzione. Essi potranno anche fornire suggerimenti ai ricercatori circa la metodologia migliore d'implementazione delle tecnologie di misurazione in remoto, affinché sia accettabile e coinvolgente per i pazienti, rispettando la loro privacy e garantendo sicurezza.
Ove possibile, il programma RADAR-CNS utilizzerà una tecnologia economica e ampiamente accessibile, al fine di rendere i risultati finali disponibili al maggior numero possibile di pazienti. Inoltre, la ricerca sarà sviluppata in modo tale da permettere che gli esiti possano essere condivisi in sede di altre patologie, estendendo così i benefici dell'adozione di tecnologie di misurazione remota in campo medico e trasformando l'approccio a prevenzione e cura.

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