Sophos ha pubblicato il nuovo rapporto dei SophosLabs, Don't Let Fleeceware Sneak into Your iPhone, che rivela come gli utenti di device Apple siano il nuovo bersaglio di applicazioni che addebitano agli utenti costosi abbonamenti.
Per definire questo tipo di app, Sophos ha coniato il termine fleeceware, perché la caratteristica primaria è quella di spennare (to fleece) gli utenti in cambio di funzionalità disponibili in applicazioni gratis o molto più economiche. I ricercatori ne hanno individuate più di 30 sull'App Store e secondo i dati disponibili, queste app sembrano essere state installate circa 3,6 milioni di volte.
Le app fleeceware includono app come quelle per la modifica delle immagini, l’oroscopo, per la lettura di codici QR o app per i filtri, che prevedono addebiti settimanali pari a 9,99 dollari alla settimana...520 dollari all’anno.
"Lo scopo principale delle applicazioni iOS fleeceware è addebitare un costo maggiorato agli utenti", ha spiegato Jagadeesh Chandraiah, senior security researcher at SophosLabs
e autore del report. "Come nel caso delle applicazioni Android scoperte nel 2019, gli sviluppatori di queste app approfittano di un modello di business disponibile nell’ecosistema del Play Market in cui gli utenti possono scaricare e usare un’applicazione gratuitamente per un breve periodo. Quando la prova finisce, se l’utente che ha installato queste app non ha disinstallato ed informato lo sviluppatore di non voler più usufruire del servizio, lo sviluppatore addebita un costo. In caso di app legittime questo processo può costare pochi euro. Ma in questo caso vengono invece addebitati centinaia di euro. Le app fleeceware non sono di per sé illegali ma approfittano della fiducia dei consumatori incoraggiandoli ad installarle attraverso pubblicità online aggressiva e recensioni a cinque stelle presumibilmente fasulle. Fortunatamente, gli utenti possono difendersi in modo semplice da questa frode: bisogna sapere come muoversi per cancellare in modo definitivo ed efficace eventuali app indesiderate o superflue e valutare bene le app prima di installarle sul proprio smartphone.”
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