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Dalle batterie usate degli smartphone si ricavano smalti per le piastrelle

L’innovativo processo di riciclo è stato brevettato dalla vicentina Spirit con il supporto di Fòrema. Nello stabilimento di Chiampo (VI) si riciclano già 10 tonnellate di batterie al mese, uno dei primi impianti in Italia ad effettuare questo processo di recupero.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 07/05/2021

Riciclare batterie agli ioni di litio e NiMh (nichel-metallo idruro), arrivate a fine vita, ricavandone ossidi destinati alla raffinazione dei metalli e pigmenti inorganici. Questo è il processo di riciclaggio innovativo brevettato dalla Spirit Srl di Chiampo (VI). Fòrema, ente di formazione di Assindustria Venetocentro di Padova, diretto da Matteo Sinigaglia ha contribuito all’ottenimento delle autorizzazioni, presso ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche), per immettere sul mercato europeo i nuovi prodotti ottenuti dal processo di valorizzazione delle batterie.
L’idea è stata sviluppata dall’ingegner Angelo Forestan, titolare dalla Spirit Srl, imprenditore con esperienza trentennale nel campo del riciclaggio rifiuti.
“Tutto nasce dall’esigenza di valorizzare le batterie agli ioni di litio e NiMh ormai giunte a fine vita” spiega Forestan. Ci sono voluti alcuni anni per studiare questo processo di recupero giunto lo scorso anno all’autorizzazione definitiva e al brevetto.  Il procedimento di riciclo riguarda le batterie agli ioni di litio e NiMh (nichel-metallo idruro), per capirsi quello utilizzate per smartphone e tablet, ma anche nelle bici ed auto elettriche. Queste batterie, una volta esaurite, vengono acquisite dalla Spirit.
Il processo di riciclo prevede che siano scaricate, selezionate, aperte e siano suddivise nei vari componenti. Si separano, nel processo, polveri catodiche composte da ossidi di metalli (cobalto, nichel e miste). Queste polveri sono le basi inorganiche da cui vengono ricavati degli smalti, utilizzati nel settore manifatturiero per la colorazione delle piastrelle.Quello della Spirit Srl è uno dei primi impianti di riciclo in Italia capace di effettuare questo particolare processo.
L’impresa riesce, attualmente, a trattare 10 tonnellate di batterie agli ioni di litio, in un mese, nel suo stabilimento di Chiampo (VI).
“Entro fine anno puntiamo ad arrivare a 40 tonnellate al mese” spiega il titolare della Spirit Srl, l’ingegner Angelo Forestan.
Questo processo di riciclo permette di recuperare l’80% della massa di ciascuna batteria, ricavandone polveri di metalli come rame ed alluminio. I benefici per l’ambiente sono di 2 tipi. Da un lato si riutilizzano le batterie che altrimenti andrebbero a finire in discarica. Dall’altro lato si producono polveri di metalli e metalli riducendo la loro estrazione da miniere presenti, in particolare, nei paesi africani come la Repubblica Democratica del Congo.

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