Danni da caduta, malfunzionamenti e assistenza inefficiente: ecco perché servono nuove soluzioni per proteggere i propri device.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 31/07/2025
Ogni 7 secondi in Italia, si rompe o subisce un danno un dispositivo tecnologico personale. Smartphone, tablet e laptop sono ormai strumenti indispensabili della vita quotidiana, ma poco protetti: secondo l’Osservatorio Fixxy - Primo Semestre 2025, quasi il 70% degli utenti italiani non dispone di alcun servizio di assistenza o protezione che ne estenda la garanzia del produttore in caso di danni o guasti.
I dati parlano chiaro:
“La protezione dei dispositivi è un tema sottovalutato, ma centrale – spiega Lionello Guelfi, CEO e Founder di Fixxy – Ogni giorno assistiamo a persone che perdono dati, tempo e denaro per colpa di un sistema obsoleto. Con Fixxy vogliamo ribaltare il paradigma e offrire una protezione semplice, trasparente e flessibile, alla portata di tutti.”
Infradito, sabbia e cadute: d’estate i dispositivi tech si danneggiano di più
Secondo il nuovo Osservatorio Fixxy, l’estate è la stagione più pericolosa per i nostri dispositivi tecnologici. Solo tra giugno e agosto si concentra il 40% dei danni annui a smartphone, tablet e laptop. Sabbia, acqua, selfie spericolati e dimenticanze sotto il sole mettono a dura prova la nostra tecnologia.
Ecco i danni più comuni (e strani) nei mesi estivi:
E poi, altri dati sulle differenze per età e per genere:
· 18-34 anni: i più “spericolati”. 1 su 2 ha danneggiato almeno un device negli ultimi 12 mesi. Cadute da tasche e selfie in movimento sono le cause principali.
· 35-54 anni: più attenti, ma spesso vittime di danni “da famiglia” (giocattoli, figli piccoli, gite)
· Over 55: meno incidenti, ma meno copertura attiva (solo il 22% ha un’estensione di garanzia)
· Donne: più danni da liquidi (borsa, doccia, bicchieri rovesciati)
· Uomini: più danni da caduta o impatto (tasche posteriori, sport, bici)
Perché serve un cambiamento?
Il mercato globale delle estensioni di garanzia tech vale 120 miliardi di euro oggi, e crescerà fino a 285 miliardi entro il 2032. Ma l’offerta rimane rigida, costosa e scarsamente orientata al cliente.
Fixxy, startup insurtech nata in Italia, propone un modello Direct-to-Consumer, ispirato agli abbonamenti streaming: pricing mensile da 2,49€, attivazione 100% online, personalizzazione massima, anche per device usati o ricondizionati.
Come funziona
Con Fixxy bastano pochi passaggi: si accede al sito o all'app, si seleziona il proprio dispositivo e si sceglie il proprio profilo personalizzato di protezione, in base alle proprie abitudini e necessità.
Tutto è personalizzabile e modificabile in qualsiasi momento, proprio come un abbonamento streaming. In caso di problema, Fixxy attiva un percorso di assistenza digitale tramite intelligenza artificiale, che guida l’utente fino alla riparazione, in modo semplice e veloce.
L’utente ha così la possibilità di attivare la propria copertura per guasti, malfunzionamenti e danni accidentali, riparabili presso il Fixxy Point di prossimità. In base alle esigenze è possibile aggiungere anche i danni estetici, la presa a domicilio del device (invece di portarlo fisicamente nel Point), la possibilità di avere un device sostitutivo per le riparazioni complesse, etc.