Lord Mandelson, Segretario di Stato inglese appartenente al Partito Laburista, ha convocato i dirigenti degli operatori di telefonia mobile nella speranza di risolvere la
questione dei 900Mhz, vero ostacolo allo sviluppo digitale britannico.
L'intento dell'autorità  inglese è quello di convincere gli operatori a
concedere la banda larga a tutti, senza azioni legali reciproche, o contro il Governo, e senza nuove tasse.
L'ipotesi di una tassa di 50 pence al mese per una banda migliorata nell'entroterra è improbabile visto che, quasi sicuramente, i consumatori si opporranno e il Governo non intende imporla senza un referendum.
Come ulteriore tegola si aggiunge
l'ordinanza della EU per la liberalizzazione dello standard 3G a 900Mhz.
La banda in questione fu assegnata molto tempo fa a
Vodafone e
O2, con l'intento di sviluppare i network nazionali. Ora però gli altri operatori mobili si fanno sentire, visto che pagano profumatamente per le licenze 3G a 2,1Ghz – unica altra frequenza disponibile per quello standard – e la liberalizzazione dei 900Mhz  toglierebbe loro l'esclusiva.
Una soluzione potrebbe essere la cessione di alcune frequenze a 900Mhz da parte di Vodafone e O2 ma ciò porterebbe ad un'interminabile
asta tra le compagnie, senza contare lo scompiglio strategico che i due colossi provocherebbero con le successive mosse di espansione del mercato su altre bande.
Un'altra complicazione è che la licenza GSM a 900Mhz prevede che il titolare di tale licenza riceva preavvisi di ogni cambiamento con un anno di preavviso: se Vodafone e O2 non vedono esauditi i propri desideri possono semplicemente tenersi strette le licenze aspettando l'avvicendamento di un nuovo Governo.
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