Dopo l'
opposizione della Francia al progetto
Google Books, si aggiunge anche una presa di posizione da parte di
Microsoft, secondo cui
il servizio di Google strangolerebbe il mercato dei libri online protetti da copyright.
La
proposta di Google di un accordo da 125 milioni di dollari con l'Associazione autori e l'Associazione editori americana deve ancora essere presa in esame dal giudice preposto, ma aumentano le critiche da parte di aziende rivali – oltre a Microsoft, anche
Yahoo!,
Amazon in primis – riunite sotto la coalizione
Open Book Alliance.
Mentre Google Books rappresenterebbe sicuramente un
servizio utile e positivo per gli utenti internet, l'unione di società puntualizza anche che potrebbe sussistere una
violazione delle norme antitrust: secondo la coalizione, Google si creerebbe un enorme database di titoli ad uso quasi esclusivo, istituendo un consorzio che detterebbe legge in fatto di prezzi legati ai libri online.
Tuttavia ci sono stati anche commenti positivi all'iniziativa di Google, come quelli di
Sony, di gruppi che sostengono i diritti civili ed esperti di antitrust ed economia nel mondo accademico.
Google e soci sostengono che le accuse siano infondate e che altri potrebbero ottenere simili licenze di fruizione, anche senza mandati giudiziari.
Per la fine delle ostilità si dovrà attendere
ottobre, quando la
sentenza del giudice Denny Chin di New York deciderà la sorte di Google Books.
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