La denuncia di
Sky è stata ascoltata: l'
Antitrust ha deciso di far luce su quanto sta avvenendo nel settore della
rilevazione dei dati di
ascolto televisivo. Sky, infatti, aveva dichiarato di aver presentato all'
Auditel alcune
proposte per migliorare il servizio, ma che esse non erano state prese in considerazione.
I suggerimenti di Sky erano funzionali ad una resa più equa della presentazione dei dati d'ascolto, equiparando i canali di
Rai e
Mediaset a quelli del
satellite.
Nello specifico, era stato proposto di diffondere sia i
dati di ascolto giornalieri dei diversi canali televisivi, presentando una distinzione per ogni
piattaforma, quindi
analogica,
digitale,
satellite,
Iptv, sia la diffusione giornaliera dei dati inerenti la voce "
altre digitali terrestri".
Tali suggerimenti, volti a cercare la rappresentazione di tutti gli attori del mercato, nessuno escluso, non erano stati nemmeno stati presi in considerazione dall'Auditel e Sky non aveva potuto far nulla a riguardo, vista l'assenza di suoi rappresentanti nel
consiglio di amministrazione.
Sky aveva additato tale atteggiamento come un meccanismo di
favoritismo nei confronti di Rai e Mediaset, ostacolando le nuove
piattaforme televisive, come il satellite, e contrastando qualsiasi iniziativa che assicurasse una migliore
precisione dei dati dell'audience.
L'Antitrust ha quindi deciso di far luce sulla questione, tenendo conto di come i dati sull'ascolto televisivo "rivestono un ruolo cruciale nelle
scelte strategiche e commerciali delle imprese attive nel mercato della
raccolta pubblicitaria sul
mezzo televisivo e nel mercato della
pay tv", ha dichiarato in una nota l'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
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