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Mac OS X non si clona, Psystar in difficoltà 

Apple ha conquistato una vittoria importante contro Psystar nella causa riguardante la licenza di Mac OS X. Il giudizio preliminare sommario del giudice ha dato ragione ad Apple. In attesa della sentenza ufficiale le cose non si mettono bene per Psystar.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 16/11/2009

Il giudice William Alsup ha dichiarato Psystar colpevole di violazione di copyright nei confronti di Apple. àˆ, quindi, illegale la commercializzazione di Pc con preinstallato Mac OS X da parte di Psystar, così come la licenza sviluppata dall'azienda per installare l'Os Apple su altre macchine Intel-based.
Psystar, sempre secondo la Corte della California, avrebbe violato anche il Digital Millennium Copyright Act, aggirando le limitazioni che Apple pone per evitare l'installazione di OS X su hardware di terze parti.
Il giudizio preliminare richiesto dalle due aziende in questione ha visto quindi la vittoria di Apple, ponendo una seria ipoteca sul risultato finale del processo.
"Psystar ha infranto il diritto esclusivo di Apple di creare versioni derivate da Mac OS X" recita la sentenza preliminare. "Nel dettaglio, [Psystar] ha apportato tre modifiche: (1) ha rimpiazzato il bootloader di OS X con un altro per farlo funzionare con i Pc Psystar; (2) ha disabilitato e rimosso file di estensione del kernel Apple; e (3) ha aggiunto estensioni non-Apple del kernel".
Il giudice ha respinto l'accusa di monopolio e antitrust che Psystar ha rivolto ad Apple. La licenza d'uso dell'azienda di Cupertino, infatti, tenta solo di controllare l'utilizzo del suo software, pratica che è lecitamente nei suoi diritti. Psystar aveva mosso l'accusa in questione citando la norma americana detta di "first sale": tale normativa garantisce a chi compra un software il diritto di disporne a suo piacimento.
La decisione del giudice Alsup però non conclude la vicenda giudiziaria. Restano da valutare numerose accuse che Apple ha rivolto a Psystar, come quella di concorrenza sleale, violazione del contratto e uso improprio del marchio che ne ha comportato l'indebolimento. La prossima udienza è fissata per il 14 dicembre mentre il processo vero e proprio dovrebbe iniziare il prossimo gennaio. Apple, per ora, vince la prima battaglia.

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