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Adolescenti sempre più tecnologici, cresce il rischio grooming e cyber-bullismo

Secondo un rapporto pubblicato da Telefono Azzurro ed Eurispes, gli adolescenti italiani sono sempre più legati ai mezzi tecnologici e ad internet. I ragazzi sono però poco consapevoli dei rischi connessi all'utilizzo del web, e risultano così pericolosamente vulnerabili alle minacce del grooming e del cyber-bullismo.

Autore: Irene Canziani

Pubblicato il: 17/11/2009

Gli adolescenti italiani sono sempre più legati ai mezzi tecnologici e ad internet, soprattutto nei suoi risvolti "social". A dare l'ennesima conferma è il Rapporto 2009 sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia realizzato da Telefono Azzurro ed Eurispes.
Secondo i dati della ricerca, solo l'1,7% dei ragazzi tra 12 e 19 anni non dispone di un proprio telefono cellulare, e solo il 6,5% degli intervistati non utilizza un Pc. Tra le attività  preferite sul web, si evidenziano la visione di filmati su YouTube (85,5%), la ricerca di materiale per lo studio (83,2%) e la navigazione sui social network: ben 7 ragazzi su dieci (precisamente il 71,1% degli intervistati) possiedono un profilo su Facebook.
Uno dei maggiori problemi segnalati da Eurispes e Telefono Azzurro è però la scarsa consapevolezza dei rischi associati all'utilizzo del web: solo il 5% dei ragazzi si rende conto del fatto che i social network possano ledere la loro privacy.
Ecco allora affacciarsi la minaccia del "grooming", l'adescamento online di minori. A quasi un adolescente su due (47%) è capitato che qualcuno in rete chiedesse loro nome, cognome e indirizzo; il 41,4% è entrato almeno una volta in un sito con la scritta "vietato ai minorenni", mentre ben il 39,8% si è sentito chiedere almeno una volta un incontro dal vivo da uno sconosciuto.
Dalla ricerca emerge anche un preoccupante "allarme cyber-bullismo": rispetto all'analogo rapporto dell'anno scorso, infatti, è cresciuta la percentuale di quanti dichiarano di essere stati protagonisti (nel ruolo di vittima o di carnefice) di episodi di bullismo sul web. Il dato degli adolescenti che dichiarano di aver ''ricevuto messaggi, foto o video offensivi o minacciosi'' è aumentato dal 3% del 2008 al 5,6% del 2009. Ad affermare di ''ricevere o trovare informazioni false sul proprio conto'', è oggi il 12,6% a fronte dell'11,6% dell'anno scorso, un aumento di un punto percentuale che si riscontra anche tra chi dichiara di ''essere escluso intenzionalmente da gruppi on linè' (l'1,7% nel 2008 contro il 2,7% nel 2009).
Anche dall'altro lato, quello di chi è artefice di atti di bullismo, si nota un aumento delle percentuali: nel 2009, il 3,2% dei ragazzi ha "inviato o diffuso messaggi, foto o video offensivi o minacciosi'' (nel 2008 il 2,4%), il 4% ha "diffuso informazioni false su un'altra personà' (contro il 3,6% dell'anno scorso) e il 7,5% ha ''escluso intenzionalmente una persona da gruppi onlinè' (nel 2008 il dato si fermava al 5,4%).

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