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Banda larga, la Spagna spinge sull'acceleratore

Il governo spagnolo inserirà  il diritto alla banda larga nel "Servizio Universale delle Telecomunicazioni": gli operatori dovranno garantire, dal 1° gennaio 2011, 1 Mbps di traffico dati per ciascun cittadino.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 22/11/2009

"1 Mbps entro il 2011": questo l'obiettivo del governo spagnolo.
Lo ha annunciato il ministro dell'Industria iberico, Miguel Sebastian, durante un intervento al Forum Internazionale dei Contenuti Digitali (Ficod 2009).
Il governo spagnolo ha intenzione infatti di inserire la banda larga nel "Servizio Universale delle Telecomunicazioni", il documento che racchiude tutte le prestazioni che le Telco devono garantire ai cittadini.
Un annuncio che ha suscitato reazioni polemiche: da parte dei cittadini, che contestano il limite minimo di traffico dati pari a 1Mbps, e da parte degli operatori, non intenzionati ad assumere i costi per l'attuazione del piano.
La Spagna occupa, come l'Italia, i posti più bassi nella classifica sulla diffusione della banda larga: è verosimile ipotizzare che il governo di Zapatero abbia voluto rilanciare l'economia e lo sviluppo tecnologico del Paese, grazie a questa misura.

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