La tradizione non va in crisi: un recente rapporto di
Confcommercio sostiene che la
propensione al consumo per i regali di Natale sia sostanzialmente
invariata rispetto agli anni scorsi.
Secondo i dati presentati, gli italiani che si comporteranno in modo analogo al Natale 2008, con riferimento agli acquisti per i regali, sono risultati il
45,5%. Il
33,4% dei rispondenti ha dichiarato, invece, che
rinuncerà certamente a fare alcuni degli acquisti che aveva in desiderio di fare, mentre l'11,4% del campione è risultato ancora indeciso sul da farsi e il 9,7% ha dichiarato che non effettua mai gli acquisti per i regali di Natale.
Complessivamente, gli acquisti per i regali di Natale continuano a rappresentare una
spesa necessaria per il
70% degli italiani. Di questi, il 48,1% la ritiene necessaria e piacevole da affrontare (atteggiamento proprio di tutte le fasce di età , fatta eccezione per coloro che hanno tra i 35 ed i 44 anni, e fortemente accentuato nelle regioni del Meridione), mentre il 21,9%, pur considerandola necessaria, ne farebbe volentieri a meno. Per il 30% degli italiani si tratta, invece, di una spesa inutile che, nella maggior parte dei casi (il 16,5%) si è anche costretti a sostenere, mentre solo il 13,5% oltre a ritenerla inutile riesce anche ad evitarla.
Per quanto riguarda le modalità di acquisto, dal rapporto emerge come
internet non abbia ancora conquistato pienamente la fiducia degli italiani: le
vendite online saranno utilizzate nel prossimo periodo natalizio
solo dal 3,8% degli intervistati, mentre il
66,7% si affiderà ai punti di vendita della
distribuzione tradizionale, il
48,8% alla
grande distribuzione organizzata ed il
3,4% utilizzerà principalmente
"altre forme" della distribuzione. La scelta di utilizzare internet per effettuare gli acquisti per i propri regali di Natale è più accentuata presso i residenti nelle regioni del Nord-Ovest e presso coloro che risiedono nelle grandi aree metropolitane del paese: Milano, Roma, Torino, Genova, ecc.
I regali che saranno acquistati di più sono risultati nell'ordine: i capi di
abbigliamento (70,5%), i
libri (63,2%), i
generi alimentari (56,7%), il
vino (40,9%), gli
articoli sportivi (35,4%),
Cd e
Dvd (33,9%).
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