Facebook dovrà affrontare un'
inchiesta giudiziaria a causa di una
truffa a danno degli utenti che sta avvenendo da qualche tempo. Alcuni annunci ingannevoli, infatti, connessi ad alcuni
giochi diffusi sul
social network, quali ad esempio
FarmVille, spingevano gli utenti a dare il via ad alcuni
pagamenti, il tutto in maniera inconsapevole.
Lo scandalo era nato qualche settimana fa, portato alla luce da alcuni articoli pubblicati su
TechCrunch: uno
studio legale di Sacramento,
Kershaw, Cutter & Ratinoff, ha deciso di dare avvio alle indagini contro
Zynga, studio di produzione di molti giochi online.
Oltre a Zynga, sono stati coinvolti anche
Facebook e
MySpace. I social network, infatti, ricevono una parte del
denaro prodotto dagli annunci: la class action ha coinvolto di conseguenza anche loro.
Lascia qualche perplessità la dichiarazione di
Mark Pincus, amministratore di Zynga, che ha ammesso di "aver fatto le cose più orribili per aumentare i profitti", ma di aver poi rinunciato agli annunci.
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