Potrebbe trattarsi di una trovata
pubblicitaria: le
foto private del
fondatore di
Facebook accessibili per qualche ora agli utenti. Con la fidanzata, in momenti di relax e allegria con gli amici, con l'orsacchiotto: scene di vita comuni per un ragazzo giovane come
Mark Zuckerberg.
Nei giorni in cui si commentano le nuove regole sulle
impostazioni sulla privacy, il
team management del
social network potrebbe aver pensato di utilizzare le immagini personali del fondatore per mostrare come, nonostante il portale lavori per garantire una sempre maggiore privacy agli utenti, la condivisione delle proprie pagine non è sinonimo di "tragedia".
In questo senso, infatti, le dichiarazioni di Zuckerberg: "Per chi se lo sta chiedendo, ho fatto in modo che le mie foto fossero accessibili a tutti, cosicchà© possiate vederle. Altre informazioni rimangono private, ma non vedo la necessità di limitare la visibilità delle immagini e delle fotografie con i miei amici, la mia famiglia o il mio orsacchiotto".
Autentico o studiato ad hoc, questo è quanto spiegato dal fondatore.
Un'altra interpretazione di quanto successo, spiega la resa pubblica delle
immagini personali di Zuckerberg come un errore del ragazzo, che non ha prestato sufficiente
attenzione alle impostazioni sulla privacy delle proprie foto, trovandosi poi a dover giustificare quanto accaduto.
Nei giorni del passaggio alle
nuove regole, quindi, il fondatore di Facebook avrebbe, per errore, dimenticato di "chiudere il lucchetto" sui propri
album fotografici e facendo sì che gli utenti potessero vederlo in momenti personali.
Difficile capire quale sia la verità , ciò che risulta evidente è che le nuove impostazioni sulla privacy del
social network continuano a far discutere e incidono sulla
riservatezza di chiunque, fondatore incluso.
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