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Garante Privacy, approvate le linee guida sui referti medici online

Il Garante per la Privacy Francesco Pizzetti ha approvato le "Linee guida in tema di referti online", che in assenza di una normativa in materia fissano rigorose misure per la protezione dei dati sanitari sul web.

Autore: Redazione D. Life

Pubblicato il: 22/12/2009

La sanità  viaggia sempre più sul web: da qualche tempo le analisi del sangue, radiografie e referti medici possono essere ricevuti direttamente sul Pc di casa, evitando lunghe file agli sportelli delle Asl e dei laboratori.
In Italia diversi enti, cliniche e ospedali offrono già  servizi di consultazione elettronica dei referti, ma l'assenza di una normativa che disciplini questa nuova modalità  di consegna ha reso necessario l'intervento del Garante per la protezione dei dati personali affinchà© questo importante ed innovativo processo di ammodernamento tecnologico della sanità  pubblica e privata proceda seguendo regole chiare ed uniformi.
Il Garante Francesco Pizzetti ha quindi approvato le "Linee guida in tema di referti online" che fissano rigorose misure a protezione dei dati sanitari dei pazienti che intendono utilizzare questo servizio, ricevendo il referto via mail o scaricando gli esami clinici direttamente dal sito web della struttura sanitaria.
Questi i punti principali stabiliti dalle Linee guida:
- L'adesione al servizio dovrà  essere facoltativa e il referto elettronico non sostituirà  quello cartaceo che rimarrà  comunque disponibile. L'assistito dovrà  dare il suo consenso sulla base di una informativa chiara e trasparente che spieghi tutte le caratteristiche del servizio di "refertazione on line";
- Il referto resterà  a disposizione on line per un massimo di 45 giorni e dovrà  essere accompagnato da un giudizio scritto e dalla disponibilità  del medico a fornire ulteriori indicazioni su richiesta dell'interessato;
- Per fornire il servizio, le strutture sanitarie pubbliche e private dovranno adottare elevate misure di sicurezza tecnologica (utilizzo di standard crittografici, sistemi di autenticazione forte, convalida degli indirizzi e-mail con verifica on line, uso di password per l'apertura del file) e, nel caso offrano la possibilità  di archiviare e continuare a consultare via web i referti, dovranno anche sottoporre ai pazienti una ulteriore specifica informativa e acquisire un autonomo consenso.

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