Un miliardo di Euro: a questo ammonterebbe la somma che la
pirateria toglie al mercato legale, secondo una ricerca svolta dal
Centro Studi per la protezione dei
diritti degli autori e della
libertà di informazione.
Lo studio svolto interessava l'industria cinematografica, musicale ed editoriale, minacciata e penalizzata dai
download illegali diffusi
online.
Il fenomeno della
pirateria su internet, sempre al centro di polemiche per le sue ripercussioni sul mercato legale, è stato quindi quantificato dalla ricerca in una cifra che mostra il potere di questo commercio parallelo.
Tullio Camiglieri, coordinatore del centro Studi per la protezione dei diritti degli autori e della libertà di informazione, ha evidenziato come "in Italia è urgente passare immediatamente all'adozione di un modello simile a quello che sta entrando in vigore in questi giorni in Francia. Tre avvisi a chi scarica illegalmente, nei quali si spiega che l'utente sta commettendo un illecito. Nel frattempo si può avviare un rapido censimento dei siti Internet che favoriscono il furto di opere cinematografiche, musicali ed editoriali e provvedere alla loro chiusura. La tutela dell'industria culturale del nostro paese è una priorità non più rinviabile e i dati più recenti sulla pirateria online, testimoniano l'urgenza di provvedimenti amministrativi e legislativi".
Il dato sulla pirateria del web induce a una profonda riflessione, anche considerando un ulteriore aspetto: come messo in luce da Camiglieri "il 70% di coloro che scarica illegalmente materiale protetto da
copyright, in assenza di un'offerta illecita, sarebbe disposto a pagare per fruire lecitamente di un
prodotto audiovisivo".
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