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Il web influenza il linguaggio dei giovani

Secondo una ricerca inglese che ha analizzato il linguaggio giovanile, anche sul web, i termini utilizzati sarebbero pochi e sempre gli stessi: circa un terzo delle conversazioni sarebbe basata su 20 parole.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 12/01/2010

Povera Jean Gross: la donna, nominata recentemente consulente del governo britannico per le politiche sulla comunicazione giovanile, non deve aver reagito facendo salti di gioia leggendo quanto emerso nella ricerca della Lancaster University.
Tony McEnery, professore di Linguistica nel suddetto ateneo, ha infatti svolto alcuni studi sul modo di comunicare dei giovani, arrivando a conclusioni poco entusiasmanti per i cultori della lingua e del bel parlare.
Secondo quanto emerso, i giovani inglesi avrebbero a disposizione un vocabolario di 40 mila termini, ma di questi soltanto 800 vengono utilizzati nelle conversazioni.
E' però un altro dato ad attirare l'attenzione: in un terzo dei dialoghi, i giovani utilizzano soltanto 20 parole.
Facilitati dai nuovi mezzi per comunicare, social network ed sms in primis, i 20 termini che ritornano nel linguaggio giovanile bastano ad esprimere i concetti essenziali che le giovani generazioni vogliono trasmettere ai loro coetanei.
Nella "Top 20" dei giovani inglesi figurano termini come "yeah", "but" e vocaboli come "chenzed", traducibile come "stanco" o "ubriaco", e "spong", che significa "stupido". Nei dialoghi su internet, risulta frequente "lol", acronimo di "laugh out loud", che significa "rido a crepapelle".
La ricerca a cui ci riferiamo è stata svolta in terra inglese, ma ponendo la lente d'ingrandimento sugli sms, le conversazioni verbali e i post sui social network dei giovani italiani, emergerebbe verosimilmente una situazione analoga. Parole come "Bella", "Sciallo", o abbreviazioni come "tra", "cmq", "tvb" sono sempre più frequenti fra i giovani.
E' probabile che questa tendenza si solidifichi, ma gli esperti potrebbero consigliare un modo per non trasformare quanto sta accadendo in un mutamento linguistico irreversibile: incentivare la lettura. Perchà© un libro permette di arricchire il proprio dizionario e, soprattutto, non si scrive con 20 parole.

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