Nel dolore per il devastante
terremoto che ha colpito
Haiti, solleva vedere che i
social network giocano questa volta un ruolo positivo. Dopo le
polemiche riguardo i messaggi di violenza che frequentemente vengono pubblicati sulle
bacheche virtuali è il momento di riconoscere che le
reti sociali sono capaci anche di esprimere sentimenti positivi. Come la
solidarietà e la voglia di
aiutare i più sfortunati.
Twitter e
Facebook sono stati i siti più attivi in questo senso. Il celebre sito di
microbologging è stato letteralmente inondato di messaggi di solidarietà , di speranza, di esortazioni a donare qualcosa per la popolazione allo stremo. àˆ il caso del famoso cantante
Wyclef Jean, haitiano di nascita, che ha chiesto al popolo del web aiuti economici per il suo popolo. Twitter fa anche le veci delle
linee di comunicazione convenzionali, entrate in crisi dopo il sisma e non ancora ripristinate: diversi utenti sul suolo haitiano, infatti, stanno postando le
strazianti testimonianze e
fotografie di chi sta vivendo la tragedia.
Anche Facebook ha risposto con prontezza alla catastrofe: sono moltissimi i
gruppi nati a sostegno della popolazione, per dare informazioni, per invocare gli aiuti umanitari o semplicemente per
far sentire la propria voce, seppur virtuale. Può sembrare poca cosa, ma è positivo riscontrare che dietro ai profili dei social network ci siano persone vere e sensibili, capaci di stringersi attorno a chi ha perso tutto e ora contempla una nazione in ginocchio.
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