Google guarda con apprensione al
decreto Romani su Tv e media audiovisivi, che introduce nuove misure . "Siamo un po' preoccupati - ha affermato
Marco Pancini, dell'European Policy Counsel dell'azienda di Mountain View - "Il decreto dà ai provider su internet le stesse responsabità delle emittenti televisive, solo che queste si occupano direttamente dei contenuti, mentre
YouTube si limita a mettere a disposizione le proprie piattaforme agli utenti".
Intanto i partiti dell'opposizione hanno tenuto una conferenza stampa per chiedere una
modifica del decreto.
Dal canto suo, il viceministro
Paolo Romani non ha escluso di poter apportare alcuni ritocchi al provvedimento, anche se esso rispetterebbe perfettamente la
direttiva UE. Romani ha assicurato che il decreto "non intende censurare il diritto di informazione in rete e tantomeno incidere sulla possibilità di manifestare le proprie idee e opinioni attraverso blog e social network".
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