Solo
sei mesi, trascorsi i quali tutti i
dati relativi agli utenti verranno automaticamente eliminati dalla memoria: questa la modifica adottata da
Microsoft in merito alla
tutela della privacy.
La Società di Redmond attua in questo modo una diminuzione notevole del tempo di memorizzazione del
Protocollo Internet relativo alle
ricerche degli utenti, che passa da diciotto a sei mesi.
La decisione è sorta a seguito di trattative con le autorità di tutela della privacy, nello specifico con gli organi dell
'Unione Europea preposti alla difesa della
riservatezza degli utenti, ma Microsoft ha mostrato l'intenzione di estendere la modifica agli utenti di tutto il mondo.
Secondo quanto riportato dal
Wall Street Journal,
John Vassallo, vice presidente degli
Affari UE per la Microsoft, la società ritiene che una simile politica di tutela della privacy possa attrarre maggiormente gli
utenti.
Lo scorso anno la società aveva messo in evidenza l'intenzione di ridurre la memorizzazione dei dati a sei mesi, a patto che le
aziende rivali facessero lo stesso; adesso Microsoft sembra intenzionata ad agire senza curarsi di quanto deciso dai propri
competitor, nonostante li abbia invitati a perseguire la medesima politica.
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