Amazon ha annunciato il varo di numerose
novità per
Kindle, il lettore di
e-book lanciato nel 2007. La strategia di Amazon è proprio quella di rendere il dispositivo sempre meno un
e-book reader, espandendone le
capacità e potenzialità .
L'aspetto più interessante è il previsto lancio di un
portale simile all'
App Store di
Apple e l'ovvia apertura della piattaforma a sviluppatori esterni, proprio come avviene per l'
iPhone. Le possibilità sono davvero molte e comportano il "potenziamento" dell'e-book, che nel suo formato originale è ritenuto troppo arido e poco interattivo. Rimane da oltrepassare, però, l'ostacolo dell'
hardware: il Kindle è dotato di schermo in bianco e nero e una Cpu poco potente. Le vere possibilità di espansione sono, quindi, limitate. Niente a che vedere con l'iPhone, ma esistono delle nuove strade da esplorare. Consultando una guida turistica, ad esempio, si potrà lanciare anche una ricerca di bar e ristoranti nelle vicinanze.
Le novità di Amazon, però, non si fermano qui. Dal punto di vista
commerciale è stata lanciata un'
offerta "soddisfatti o rimborsati" che recita: "
Prova il Kindle gratis (se non ti piace)". L'iniziativa, certamente aggressiva, non è del tutto esagerata: i lettori di e-book comprano molti contenuti, più di quelli "fisici". Altra mossa anti-tablet è l'
innalzamento dei diritti riconosciuti agli autori che concederanno le loro opere in esclusiva su Kindle: il
70%, cifra adottata anche da Apple per l'App Store. àˆ bene sottolineare che non è solo l'ipotetico dispositivo Apple a porsi come valida
alternativa a Kindle. Il mercato vede la presenza di altri e-book reader specifici, prodotti da
Sony, ad esempio, e da
Barnes&Noble in Usa. Ma ci sono altri prodotti che potrebbero rubare significative quote di settore: i tablet dei vari produtori di Pc o gli
smartphone, sempre più potenti e simili a computer portatili.
L'
editoria digitale legata ai libri virtuali è attesa a una
crescita globale per il 2010, con gli Usa a trainare la tendenza. Trend che investirà anche l'Italia, nonostante il mercato digitale ora valga meno dello 0,5% di quello complessivo riguardante l'editoria. Altra variabile non da sottovalutare sarà costituita dal
prezzo di dispositivi e contenuti. Se le aziende attive nel settore vorranno ottenere successo, dovranno adattare le richieste alle tasche dei consumatori. L'
effetto Nexus One è sempre in agguato.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.