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Pirateria online, multa ridotta per mamma Jammie

Jammie Thomas, dopo la maxi-multa da 2 milioni di dollari per download illegale, ha fatto ricorso in appello e ha vinto. La multa è stata ridotta a 54 mila dollari.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 25/01/2010

Balzata alcuni mesi fa agli onori della cronaca per essersi imbattuta nella lotta giudiziaria alla pirateria online, mamma Jammie può ora abbozzare un sorriso.
Nel mese di giugno, infatti, Jammie Thomas si era vista infliggere una maxi-multa da 2 milioni di dollari, per aver scaricato illegalmente da internet, materiale coperto da copyright, per l'esattezza 24 canzoni.
La multa, che aveva attirato l'attenzione per l'importo, costituiva una novità  in processi di questo genere: mamma Jammie, così ribattezzata dai media, si imbatteva in uno dei primi processi contro la pirateria, dopo essere stata denunciata dalla Recording Industry Association of America (Riaa). Contro il dilagante fenomeno del peer-to-peer, i detentori di diritti musicali e cinematografici vedevano infatti riconosciuti i loro diritti.
Dopo il ricorso in appello, la corte distrettuale del Minnesota ha ridotto a 54 mila dollari, equivalenti a 2.250 dollari per ciascun brano musicale scaricato dalla donna.
A questo punto, la Riaa deve decidere come reagire alla diminuzione della multa inflitta: o accettare la nuova multa o appellarsi alla decisione per un terzo riesame del caso.

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