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Il phishing sfrutta la tragedia di Haiti

La Polizia Postale di Pescara lancia l'allarme: è in atto un grande attacco di phishing che sfrutta la tragedia di Haiti invitando le persone, attraverso un'e-mail truffa, ad effettuare una finta donazione per le vittime del terremoto.

Autore: Redazione D. Life

Pubblicato il: 27/01/2010

Come al solito, i criminali informatici sfruttano ogni avvenimento eclatante per carpire i dati personali degli utenti di posta elettronica. Questa volta è la Polizia Postale di Pescara a lanciare l'allarme: è in atto un grande attacco di phishing che sfrutta la tragedia di Haiti, invitando le persone, attraverso un'e-mail truffa, ad effettuare una finta donazione per le vittime del terremoto.
"L'e-mail in questione reca il logo della Croce Rossa e di Poste Italiane e, dopo aver presentato brevemente la drammatica situazione di Haiti a seguito del grave sisma (citando, fra l'altro, anche il Wfp, Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite) invita i destinatari a cliccare su un link che reindirizza l'utente a un sito che consente di effettuare una donazione tramite conto corrente on line" leggiamo in un comunicato.
La mail ricalca fedelmente nel testo la pagina ufficiale del Wfp. Attenzione, quindi, ai messaggi di questo genere.
La Polizia ricorda ancora una volta gli accorgimenti da adottare per difendersi da questo tipo di attacchi:
- non rispondere mai a richieste di informazioni personali giunte sulla casella di posta elettronica;
- in caso di ricezione di messaggi che richiedono denaro e/o dati personali, accertare di persona anche tramite telefono la veridicità  del messaggio ricevuto, e in ogni caso evitare sempre di cliccare sul link proposto dall'e-mail;
- verificare che il sito web del mittente utilizzi la crittografia (sulla barra di stato dev'esserci il lucchetto chiuso,che sta ad indicare che il sito utilizza una connessione protetta);
- segnalare immediatamente alla Polizia Postale e delle Comunicazioni eventuali tentativi di carpire i propri dati personali;
- ricordare che i messaggi di phishing offrono un link attivo per sole 24-48 ore, dopo le quali diventa impossibile rintracciare il sito truffa.

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