A pochi giorni dal debutto,
iPad è già al centro di un'aspra contesa. Il motivo? Il nome del tablet, che
Fujitsu reclama come suo.
La società nipponica aveva in effetti registrato il marchio iPad nel lontano
2002, per un palmare industriale per applicazioni professionali basato su Windows.
"Il nome è nostro; non hanno diritto ad utilizzarlo" ha dichiarato per questo
Masahiro Yamane, portavoce di Fujitsu, già il giorno successivo alla presentazione dell'attesissimo tablet, paventando la possibilità di un'azione legale.
La storia si ripete: come dimenticare il clamore suscitato dal debutto dell'
iPhone, quando
Cisco aveva reclamato i propri diritti sul nome? In quel caso, la vicenda si era risolta con un accordo tra le due aziende (e con un risarcimento in denaro a Cisco).
Ma questa volta la questione non è così semplice: Fujitsu avrebbe infatti rinunciato ai propri diritti sul marchio nella primavera del 2009, abbandonando la denominazione per poi ri-registrarlo, per motivi ignoti, nel mese di giugno. Apple potrebbe quindi basare la propria difesa su questo comportamento dell'azienda rivale. Per il momento la società della mela ha aperto una contestazione presso lo
United States Patent and Trademark Office, l'ufficio statunitense per marchi e brevetti.
Ma effettuando una semplice ricerca proprio negli archivi dell'Uspto si scopre che Fujitsu non è l'unica a poter avanzare pretese sul marchio iPad: negli Stati Uniti esistono infatti ben
22 marchi che contengono, con lievi sfumature, tale denominazione. Tra essi, due prodotti di
STMicroelectronics, un'apparecchiatura per sistemi di guida di
Siemens e addirittura un vaccino prodotto dall'
Istituto Pasteur di Parigi nel 1971. Per la verità , alcuni di questi marchi risultano "dead", cioè inattivi o abbandonati.
Per quanto riguarda la contesa con Fujitsu, Apple ha ora tempo fino al
28 febbraio per esporre le sue ragioni all'ufficio brevetti statunitense.
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